Trovati in cani e gatti gli anticorpi per il Covid-19, nessuno però è risultato positivo

Cani e gatti possono avere gli anticorpi in grado di neutralizzare il virus Sars-Cov-2, quello che causa il Covid-19. A dirlo è uno studio italo-inglese in pre-pubblicazione che è stato condotto dalle Università di Liverpool, Bari e Milano che hanno testato, nel Nord Italia, campioni di più di 500 animali domestici raccolti durante le visite ai veterinari. Nessun animale è risultato positivo, ma il 3,4% dei cani e il 3,9% dei gatti avevano anticorpi che potevano distruggere Sars-Cov-2. I cani che provenivano da abitazioni con famiglie positive al Covid avevano più probabilità di avere la positività a questo test rispetto a chi, invece, veniva da famiglie Covid-negative.

«Nessuno degli animali testati stava diffondendo il virus al momento del campionamento, ma i veterinari e le persone devono continuare a essere consapevoli del fatto che gli animali domestici che vivono in famiglie con Covid-19 avranno quasi sicuramente il virus», spiega Alan Radford, della Liverpool Small Animal Veterinary Surveillance Network.

«È stato particolarmente interessante vedere che la presenza di anticorpi nei cani, ma non nei gatti, era legata allo stato di familiarità al Covid-19, forse suggerendo che le interazioni tra proprietari e cani in condizioni naturali potrebbero renderli più sensibili», commenta Ian Patterson, responsabile dell’esecuzione dei test sierologici nello studio. Per Nicola Decaro, virologo veterinario dell’Università di Bari, i risultati “suggeriscono chiaramente che gli animali domestici possono essere infettati solo sporadicamente, quindi probabilmente non rappresentano una fonte di infezione per l’essere umano. La priorità deve rimanere sugli esseri umani, ma sarà importante comprendere meglio il ruolo degli animali se vogliamo controllare pienamente questa pandemia».

29 luglio 2020

(Fonte La Zampa.it /La Stampa)