Quelle frasi di Frattini in difesa dei cani dalle crudeltà umane usate per “riabilitare” il nuotatore cinese Sun Yang dalle accuse di doping

Il tre volte campione olimpico cinese di nuoto Sun Yang ha portato a casa un punto a suo favore in quella che ormai sembra essere un’infinita storia di doping: il Tribunale federale svizzero ha infatti accolto il ricorso dell’atleta contro il Tribunale di Arbitrato Sportivo (Tas) accusato dai legali dello stesso Yang di non essere stato imparziale durante il processo al nuotatore cinese, che con una sentenza del febbraio scorso è stato squalificato a 8 anni per doping.

Sun Yang era stato squalificato per i fatti accaduti nel settembre del 2018 presso la sua abitazione in Cina. La madre del nuotatore ordinò alle guardie del corpo di distruggere a martellate le provette del sangue del controllo antidoping eseguito. 

Al centro di questa polemica ci sarebbero alcuni tweet che Franco Frattini, presidente italiano del Tas e convinto amante e difensore degli animali. Proprio quest’ultimo aspetto avrebbe messo nel mirino Frattini, o più correttamente, le espressioni usate nel criticare le crudeltà a cui i cani vengono sottoposti in Cina. Tweet contenenti commenti definiti «slur» (luoghi comuni denigratori di un’intera popolazione o etnia) legati al popolo cinese. 

Le motivazioni alla base dell’accettazione del ricorso non sono state rese ancora note, forse lo saranno a metà gennaio, ma «la decisione del Tribunale Federale svizzero nasce da una contestazione contro il presidente del panel del Tas e non entra nel merito della vicenda» ha fatto sapere in una nota l’agenzia mondiale antidoping (Wada), pronta a riproporre il caso davanti a nuovi giudici.

Le frasi incriminate
Franco Frattini, ex ministro degli esteri italiano ed ex commissario europeo, sul suo profilo Twitter @FrancoFrattini quotidianamente e costantemente dà voce alla sua grande passione per gli animali, con una particolare passione per i cani. Condivide le loro storie, ne difende i diritti e lancia appelli per i casi più difficili. E talvolta urla la sua rabbia per le crudeltà che in diverse parti del mondo vengono perpetrate ai quattro-zampe. E alcuni di questi ultimi casi hanno generato i commenti che sono andati a incrociarsi con al questione del nuotatore cinese. 

Il primo post a essere finito sotto accusa risale al 3 luglio 2018, è un commento di risposta a un tweet di @LoveDVoiceless, profilo non più disponibile su Twitter, in cui Frattini scrive in inglese «Inferno perenne per i sadici bastardi cinesi che uccidono brutalmente cani e gatti nello Yulin, con la complicità delle autorità cinesi». Un commento di risposta in cui si vedono anche altri personaggi famosi coinvolti nella conversazione: il cantante Tiziano Ferro, i calciatori Cristiano Ronaldo e Harry Kane, gli attori Peter Egan e Maria Conchita Alonso.

Il secondo, datato 2 luglio 2019, commentava un video atroce diffuso in rete da un’associazione per la difesa degli animali: il filmato di pochi secondi mostra un anziano che prende un cane, che sembra già stato crudelmente spellato, e lo mette con forza dentro un secchiello contenente acqua bollente. Il cane urla tutto il suo dolore e disperato riesce a divincolarsi e a scappare in un negozio accanto. L’anziano uomo ride divertito insieme a un’altra persona non inquadrata e poi si dirige dove il cane ha cercato un rifugio che probabilmente non gli salverà la vita.

In questo secondo caso l’ex ministro  Frattini scrive in inglese: «Vecchi musi gialli sadici che tentano di torturare piccoli cani: questa l’immagine della Cina. Gli occidentali che fanno ricchi affari con la Cina tengano a mente queste immagini».

La linea difensiva di Sun Yang
Come detto le motivazioni e il peso dei tweet di Frattini nella decisione del Tribunale federale svizzero verranno rese note a metà gennaio. La linea difensiva cinese di mettere in dubbio i giudici Tribunale di Arbitrato Sportivo non è nuova in questo processo: le udienze del Tas consentono a ciascuna parte di selezionare uno dei tre giudici della giuria e il team di avvocati del nuotatore si è opposto con insistenza alla scelta originale del britannico Michael Beloff da parte dell’Agenzia mondiale antidoping. Beloff, giudice veterano e richiesto dal Tas, ha accettato di farsi da parte «solo per assistere a un’udienza rapida, e non perché la richiesta avesse alcun merito» ha detto. Gli avvocati di Sun Yang hanno anche chiesto di rimuovere dal caso il procuratore capo della Agenzia mondiale antidoping, l’americano Richard Young, per presunto conflitto di interessi perché in passato aveva lavorato per la Federazione Internazionale del nuoto (Fina). Young, che in precedenza aveva seguito i casi di doping che coinvolgevano Lance Armstrong e Marion Jones, è rimasto al suo posto.

Servirà dunque un nuovo procedimento che potrà confermare o variare lo stop inflitto il 28 febbraio scorso al campione cinese che vanta tre ori olimpici con record del mondo dei 1500 stile, e 12 titoli mondiali. In ballo per il nuotatore cinese c’è l’eventuale partecipazione alle Olimpiadi di Tokyo 2020 che, causa corona-virus, andranno in scena nel 2021.

di Fulvio Cerutti

25 dicembre 2020

(Fonte LA STAMPA | LaZampa.it)