Basta pulcini maschi e anatroccoli femmine sterminati a poche ore dalla loro nascita! Serve al più presto un divieto nell’Ue: l’appello della coalizione europea, a cui aderiscono circa 20 Ong
Oggi anno in Europa si consuma una strage silenziosa: oltre 300 milioni di pulcini maschi e circa 40 milioni di anatroccoli di sesso femminile vengono abbattuti nell’industria delle uova e del fois gras.
Il motivo di questa crudeltà? Sono considerati uno scarto, un sottoprodotto inutile che non crea alcun profitto. Bisognerà attendere il 2026 per mettere al bando in Italia la terrificante pratica dell’abbattimento dei pulcini maschi, che vengono letteralmente triturati o uccisi col gas. Il traguardo è ancora lontano e a livello europeo questo sterminio è ancora consentito e potrebbe essere vietata nell’ambito della revisione della legislazione Ue sul benessere degli animali d’allevamenti, prevista per il 2023-2025. E nel frattempo milioni di pulcini e anatroccoli continueranno ad essere sterminati legalmente.
Per dire stop a questa barbarie l’Oipa (Organizzazione internazionale protezione animali) ì e altre 20 Ong europee hanno dato vita a una grande coalizione, coordinata dall’associazione francese L214.
Proprio in questi giorni le associazioni aderenti hanno inviato una lettera aperta al Consiglio Agricoltura-Pesca dell’Unione Europea chiedendo di estendere il divieto di abbattimento di pulcini maschi in tutta Europa, sul modello di Paesi come la Francia e la Germania, che l’hanno già messo al bando questa pratica. Inoltre, nella lettera viene affrontata un’altra questione di cui si parla ancora poco: l’uccisione degli anatroccoli femmina perpetrata dall’industria del foi gras.
Invitiamo tutti a prendere parte insieme a noi a questa iniziativa. Da un sondaggio dell’associazione L214, promotrice della campagna, è risultato infatti che il 78% dei cittadini italiani è favorevole al divieto di uccisione di pulcini e anatroccoli – spiega il presidente dell’Oipa Massimo Comparotto. – Quella che combattiamo è una pratica cruenta non necessaria, ricordiamo però che il modo migliore per evitare agli animali queste sofferenze è quella di compiere, nel nostro quotidiano, delle scelte etiche, come quella di scegliere un’alimentazione totalmente vegetariana.
Neanche il tempo di venire al mondo e ai pulcini e agli anatroccoli viene riservato un destino terrificante. Per ogni gallina allevata per la produzione di uova, un pulcino maschio viene triturato o gassato a qualche ora dalla nascita, ancora vivo e senza essere prima stordito. stordimento. I pulcini di sesso sono infatti considerati “scarti” dato che non depongono uova e la loro carne non ha alcun valore economico per l’industria della carne.
Una sorte simile tocca a milioni di anatroccoli di sesso femminile negli allevamenti in cui vengono sfruttate le anatre per la produzione del foie gras, il fegato di anatra fatto ingrassare tramite alimentazione forzata, che rappresenta una delle specialità più conosciute (e controverse) della tradizione culinaria francese. Le femmine di anatroccolo non servono alla produzione di foie gras, visto che il loro fegato è meno appetibile e rispetto a quello degli esemplari maschi, che vengono ingozzati in maniera disumana.
Come chiarisce l’OIPA, l’obiettivo è far sì che tutti i 27 ministri dell’Agricoltura degli Stati membri supportino l’iniziativa poiché – sebbene la Commissione europea possa proporre la nuova normativa – è il Consiglio dell’Unione Europea (di cui anche i ministri dell’Agricoltura fanno parte) ad approvarne l’adozione. Ci auguriamo che l’UE intervenga si muova al più presto per dire basta a questo scempio.
Rosita Cipolla
01 Luglio 2022
(Fonte GreenMe)