Questo nuovo episodio, molto evidente e massiccio, è dovuto all’innalzamento della temperatura dell’acqua ed è il quinto in otto anni. Un fenomeno aggravato anche dagli effetti di El Niño, che ha contribuito allo stress termico già causato dal riscaldamento globale.
La Grande barriera corallina, nel nord-est dell’Australia, sta vivendo il peggior episodio di sbiancamento mai registrato. Lo hanno annunciato le autorità locali. “L’impatto cumulativo subito dalla barriera quest’estate è stato il più alto di tutte le estati precedenti”, si legge in una nota dell’Autorità del parco marino, che dipende dal governo federale. Annunciato a marzo, questo nuovo episodio di sbiancamento massiccio, dovuto all’innalzamento della temperatura dell’acqua a causa del cambiamento climatico, è il quinto in otto anni.
Le cause
Il fenomeno dello sbiancamento dei coralli è un processo in cui i coralli perdono il loro colore naturale a causa della scomparsa delle alghe simbiotiche e dei pigmenti fotosintetici. Questa perdita può essere causata da diversi fattori di stress, tra cui temperature dell’acqua elevate, scarsa illuminazione o carenza di sostanze nutritive. Tuttavia, il principale fattore di stress è il riscaldamento delle acque oceaniche causato dal cambiamento climatico. Secondo gli studiosi della NOAA che prevedono e monitorano gli impatti climatici sulle barriere coralline globali, il fenomeno dello sbiancamento dei coralli sta diventando sempre più frequente e dannoso. Quando questo fenomeno diventa sufficientemente grave o prolungato, può portare alla morte dei coralli.
Lo sbiancamento dei coralli non influisce solo sull’ecosistema marino, causando la perdita di biodiversità e di pesci, ma ha anche ripercussioni sulle economie locali legate alla pesca, mettendo a rischio i mezzi di sussistenza e la sicurezza alimentare. Tuttavia, se il fattore di stress diminuisce, i coralli possono riprendersi e le barriere coralline possono continuare a svolgere il loro ruolo nell’ecosistema marino. Le previsioni per il futuro non sono però ottimistiche, considerando l’incremento della frequenza e dell’intensità del riscaldamento delle acque oceaniche. Negli ultimi 12 mesi si sono verificati i livelli più elevati di temperatura globale della superficie del mare mai registrati. Questo fenomeno è aggravato dagli effetti di El Niño, che ha contribuito allo stress termico già causato dal riscaldamento globale.
di Redazione
17 Aprile 2024
(Fonte SKY Tg24)