Orecchie tagliate ai cani per vincere la mostra canina

La denuncia dell’Oipa durante una manifestazione che si svolse nel 2016 a Casal Boccone

Avevano tagliato le orecchie ai cani per partecipare ad una mostra canina. Era il 2016. A distanza di quasi sei anni il tribunale di Roma ha condannato gli allevatori. Lo rende noto l’Oipa  (Organizzazione internazionale protezione animali), che a suo tempo denunciò i fatti in procura. 

Orecchie tagliate per la mostra canina 

La denuncia in seguito ai controlli svolti dalle guardie zoofile durante una manifestazione canina che si svolse nel 2016 nella Capitale, in via di Casal Boccone. Nell’ambito dell’operazione Dirty Beauty (Bellezza sporca) condotta dagli agenti dell’Oipa, furono trovati cinque american bulldog, un america bully e un meticcio molossoide con le orecchie tagliate, una pratica ancora diffusa tra gli estimatori di queste razze ma vietata in Italia dal 2010. 

Orecchie tagliate per motivi di salute 

“I proprietari esibirono certificati veterinari che attestavano “motivi di salute” per i quali gli animali sarebbero stati sottoposti alle mutilazioni” -racconta il coordinatore delle guardie zoofile Oipa di Roma e provincia Claudio Locuratolo -. I certificati, alcuni rilasciati su carta intestata di una struttura veterinaria in Serbia, a seguito delle nostre indagini di polizia giudiziaria e grazie anche alla collaborazione dell’Ambasciata serba, risultarono falsi. Risultarono falsi anche altri due certificati rilasciati su carta intestata di un veterinario in provincia di Napol”.

Mostre canine ed esposizioni 

Nei sei anni d’indagine condotte dalle guardie zoofile Oipa, sono stati portati a processo per maltrattamento di animali, falso ideologico, utilizzo di atto falso e concorso in reato circa settanta proprietari di cani e alcuni veterinari, questi ultimi indagati per avere rilasciato false documentazioni per consentire la partecipazione a concorsi che altro non sono che un tassello del mercato delle compravendite di cani. Gli animali che partecipano a raduni ed esposizioni, vincendo, guadagnano prestigio e in conseguenza i loro cuccioli avranno un valore di mercato elevato, anche decine di migliaia di euro, così come le loro “monte”.

Cani mutilati 

“Le Federazioni nazionali ed internazionali per la cinofilia dovrebbero assumere posizioni più severe ed escludere dalle manifestazioni cani mutilati e gli Ordini dei medici veterinari dovrebbero essere meno indulgenti nei confronti dei propri iscritti – conclude Claudio Locuratolo -. Auspichiamo che la prevenzione e la repressione pongano fine a questa pratica incivile e fuorilegge”.

Cinque condanne 

A distanza di sei anni il tribunale di Roma ha condannato cinque proprietari di cani, tra cui un allevatore, per aver fatto tagliare orecchie ai molossoidi che partecipavano a un’esposizione canina. In quattro dovranno pagare ciascuno una multa di 10 mila euro, mentre uno di loro è stato condannato a sei mesi di reclusione. L’allevatore è stato condannato inoltre a tre mesi di sospensione dell’attività. Il giudice ha anche disposto la confisca degli animali.

Maltrattamento di animali

La cosiddetta “conchectomia”, come anche il taglio della coda (“caudotomia”), configura un maltrattamento punito dal Codice penale all’art. 544 ter, che prevede fino a 18 mesi di reclusione o una multa fino a 30 mila euro. Le mutilazioni per fini estetici sono vietate anche dalla Convenzione europea per la protezione degli animali da compagnia di Strasburgo del 13 novembre 1987, ratificata dall’Italia con la legge n. 201/2010.

di Redazione 

25 Gennaio 2023

(Fonte RomaToday)