La destra europea vince la battaglia su lupi e orsi: “Ok a caccia se si dimostra che non sono in estinzione”

Il Parlamento europeo ha approvato una risoluzione per frenare la crescita dei grandi predatori e permettere la loro uccisione: “Minacciano gli allevamenti”

Lupi e orsi rischiano di non essere più considerati animali in via di estinzione. Il Parlamento europeo ha approvato (con 306 voti favorevoli, 225 contrari e 25 astensioni) una risoluzione che propone nuove misure per la protezione degli animali da allevamento contro gli attacchi dei grandi carnivori. Nel mirino soprattutto il lupo, anche a seguito degli allevatori nelle zone di montagna, in Italia, come in Francia e in altri Stati membri, che denunciano attacchi alle proprie bestie.

Nella risoluzione, i parlamentari invitano le istituzioni europee a rivalutare la strategia dell’Ue in materia di gestione del lupo. “Per fare ciò, è necessario dimostrare che il lupo non è più a rischio di estinzione. Le cose sono in effetti così, grazie alle misure di protezione della specie adottate negli ultimi decenni”, ha commentato l’eurodeputato sudtirolese Herbert Dorfmann, del gruppo popolare, tra i promotori del testo. Una delle richieste dei deputati europei è di calcolare le cifre relative alla distribuzione del lupo in base ad un monitoraggio transfrontaliero, in modo da vedere se davvero è ancora a rischio.

I parlamentari domandano inoltre di tutelare la situazione specifica delle aree montane. “In montagna, i sistemi tradizionali di pascolo e alpeggio sono particolarmente vulnerabili agli attacchi dei grandi carnivori”, spiega Dorfmann. Di fronte a queste peculiarità, si chiede all’Ue di adottare le opportune deroghe, consentendo “la rimozione dei capi pericolosi”. In definitiva si chiede di autorizzare la caccia in determinate condizioni, sottolineando che “le rimozioni non devono più essere un tabù” essendo “sensate e necessarie”.  

Il testo è stato votato compatto dalla destra europea, dai Popolari a cui aderisce Forza Italia, alla Lega che siede nei banchi di Identità e Democrazia. Sostegno anche da parte di Fratelli d’Italia, che aderisce al gruppo dei Riformisti e conservatori. Secondo la Copa-Cogeca, organizzazione che riunisce imprese e cooperative agricole europee, non si può più negare l’esplosione delle popolazioni di grandi carnivori in Europa, con 942 attacchi di lupi in Germania solo nel 2020 e 5.085 attacchi in Spagna nello stesso anno.

L’Aula ricorda che in Romania ci sono stati circa 3.800 attacchi da parte dei lupi tra il 2018 e il 2021, e che nello stesso periodo quasi 30 esseri umani sono stati uccisi dagli orsi. Nell’Ue dei 27 sarebbero circa 19mila i lupi, che raggiungerebbero il numero di 21.500 nella grande regione europea. Per consentire l’uccisione del lupo, la Commissione europea dovrebbe però mettere mano alla direttiva Habitat, che regola la protezione delle specie in pericolo. Dopo questa esplicita richiesta da parte della maggioranza degli eurodeputati, aumenta la pressione nei confronti di Bruxelles affinché tenga conto di queste nuove indicazioni nella strategia di gestione dei lupi.

Tra le misure richieste, figurano anche opzioni di finanziamento “adeguate e a lungo termine” per la prevenzione contro gli attacchi agli animali da reddito, nonché risarcimenti adeguati nei casi in cui avvengano nonostante le protezioni adottate. In particolare, precisa il testo adottato, i risarcimenti non devono provenire dal fondo agricolo, prelevando risorse agli agricoltori stessi, ma dalla fiscalità generale. A pagare dev’essere insomma tutta la collettività, essendo l’opinione pubblica favorevole alla “convivenza” tra uomini e lupi.