Il “gattese” è spiegato anche sul dizionario bilingue, ma il vero confronto è sui social
LA TENDENZA
Chissà quante volte vi sarà capitato di sentire la curiosa espressione:”Hai sette vite come i gatti?”. Un modo di dire che indica la capacità di riprendersi rapidamente dalle avversità e legato all’antica credenza popolare che riteneva questi animali capaci di poteri speciali avvolti dal mistero e forse anche magici. In realtà esistono diverse espressioni popolari legate ai felini ed entrate a far parte del nostro linguaggio corrente e forse questo si deve al fatto che i gatti affascinano un numero sempre più elevato di estimatori.
Sfuggente e amabile predatore il micio non si concede a chiunque ed entrare nelle sue grazie è compito spesso arduo. E allora cosa è necessario sapere per entrare in contatto con gli adorabili quattrozampe? La comunicazione è affidata al proprio istinto ma sono decisamente numerosi anche i libri che spiegano come interpretare i vari miagolii, versi o azioni. Il “gattese” viaggia perfino tramite simpatico dizionario bilingue “Italiano gatto-gatto italiano”, ma il confronto più importante arriva attraverso i vari gruppi social e forum di discussione, tra i quali “Micimiao”, “I gatti conquisteranno il mondo”, “Gattivity”, “Amici dei gatti di Su Pallosu”, “Gatti essenza di vita”.
Piazze virtuali nelle quali scambiare informazioni, inviare richiesta di aiuto, pubblicare foto e raccontare storie. “Esistono gruppi tecnici ma anche quelli dedicati solo alle singole razze – dichiara Marzia Pacella, presidente della colonia storia dei Gatti della Piramide – e poi ci sono quelli super cliccati nei quali ognuno racconta le proprie avventure”. I consigli sugli aspetti relazionali sono i più condivisi ma in verità gli atteggiamenti andrebbero discussi con un veterinario. A confermarlo Pierluigi Ugolini, consigliere Ordine Medici Veterinari di Roma: “Ci sono grandi differenze comportamentali tra i gatti e gli umani e spesso interpretiamo un loro modo di agire in maniera errata. Non bisogna allarmarsi per esempio se un gatto si oppone al contatto fisico, poiché magari a un carattere particolarmente schivo”. “Cerco di essere attento ad ogni segnale – spiega Nunzio Fabrizio, speaker radiofonico, attore, sceneggiatore – avendone quattro in casa. Anche se con uno ho particolare empatica. Si chiama Calimero, ha 11 anni. La mattina per svegliarmi mi mette la zampina sul braccio”.
Stranezze che diventano normali. Mario Zanon vive a Monterotondo e con la moglie Federica condivide la stessa passione. “Le nostre Susy e Mammola non amano gli ospiti a sorpresa e come sentono suonare alla porta corrono a nascondersi. Se poi riconoscono la voce escono fuori”. Teneri e vivaci e con le idee spesso molto chiare. “Quando si tratta di mangiare la situazione diventa subito molto chiara – racconta Andrea Palazzi, architetto di Roma – i miei Eros, 15 anni ed Esmeralda, 5, sono molto diversi anche per età. Lui è un lord, miagola forte quando ha fame e adora mangiare dalle mie mani, lei si lecca le labbra per farmi capire che è ora della pappa. Mi riempiono di amore e come si fa a vivere senza?”.
di Federica Rinaudo
(Fonte IL MESSAGGERO di Roma)