Sono già iniziati a Londra i preparativi per l’addestramento intensivo. Diverse malattie modificano l’odore del corpo che i quattro zampe possono imparare a individuare
di Sara Gandolfi
Alcuni hanno temuto che potessero infettarci, altri hanno cominciato a portarli fuori spesso e troppo a lungo (per opportunismo, facendoli comunque felici), altri hanno ricordato che sono sempre i nostri migliori e più fedeli compagni di vita. Ma la notizia più interessante sui cani, ai tempi del Coronavirus, è che forse potranno aiutarci a stare alla larga dal contagio. Un gruppo di ricercatori del London School of Hygiene and Tropical Medicine, del Medical Detection Dogs e della Durham University, stanno addestrando alcuni cani a fiutare il Covid-19 nelle persone contagiate.
I cani riescono a «scoprire» malattie come diabete, Parkinson, cancro e non solo. «Sono in grado di riconoscere l’odore degli umani con malaria con un’accuratezza incredibilmente alta, oltre gli standard dell’Organizzazione mondiale della sanità», spiega il professore James Logan, precisando però che la rilevazione dell’odore per il Covid-19 è ancora nella fase iniziale e non è certo che il virus abbia un odore specifico. «Sappiamo che altre malattie respiratorie modificano l’odore del corpo e dunque è possibile che lo stesso avvenga con il Covid-19». Se funzionasse sarebbe una svolta: i cani potrebbero testare 250 persone all’ora con uno screening decisamente non invasivo.