Dal 2024 a Bolzano i cani dovranno essere profilati. Qualcuno storce il naso per i prezzi che dovranno essere sostenuti dai cittadini
L’esame del Dna servirà a incastrare i padroni che non raccolgono gli escrementi del proprio cane. Il Comune di Bolzano è stanco di accollarsi i bisogni degli amici a quattro zampe regolarmente abbandonati su marciapiedi, strade e zone pedonali. La colpa non è ovviamente dei pelosi, ma dei loro umani. A incastrare chi fa finta di non vedere gli escrementi arriverà adesso il test del Dna per le deiezioni canine, al quale seguiranno poi le dovute sanzioni. Il capoluogo altoatesino aveva già approvato la norma nel 2020, ma poi non era stata applicata. Adesso invece sembra che verrà messa in pratica, a partire dal 2024.
Quanto costerà mettersi in regola
Come riportato da il Corriere, l’assessore provinciale Arnold Schuler ha reso noto che “in Alto Adige sono stati registrati più di 45mila cani nei momenti di picco della pandemia. Ora il numero è leggermente diminuito, ma soprattutto nelle città sono aumentati i problemi legati alle deiezioni“. Da gennaio 2024 sarà quindi obbligatoria la profilazione genetica dei cani e i costi per creare il profilo genetico del proprio amico scodinzolante saranno a carico dei padroni. Chi si recherà presso il Servizio veterinario dell’Azienda sanitaria provinciale pagherà un prezzo di 65 euro, mentre che sceglierà di recarsi dal veterinario privato andrà incontro alla tariffa stabilita direttamente dal professionista. I proprietari saranno quindi obbligati a sottoporre i cani a un prelievo del pelo o della saliva, in modo da poter mapparne la genetica. Tutti i cani censiti finiranno in un database.
Chi è contrario
Paolo Zambotto, direttore del Servizio veterinario provinciale, ha tenuto a sottolineare che “tutti i proprietari di cani che non avranno registrato i loro amici a quattro zampe entro il 1 gennaio 2024 potranno essere sanzionati”. Come specificato infatti, la determinazione del profilo genetico dovrà avvenire al più tardi entro il 31 dicembre 2023. Questa novità non sembra però piacere a qualcuno, soprattutto a causa dei costi che toccheranno ai cittadini che hanno cani. Claudio Della Ratta, Civica per Bolzano, si è detto favorevole alla decisione presa, ma ha posto qualche riserva dal punto di vista economico, sottolineando che le spese avrebbero dovuto essere a carico della Provincia e non dei residenti.
Madeleine Rohrer dei Verdi meranesi si è detta invece fermamente contraria: “Profilazione? Facile a dirsi, ma farlo è tutt’altro che semplice. Ero contraria nel 2020 e lo sono rimasta perché saranno solo spese in più per il Comune per tutti quei casi in cui non si potrà comunque risalire al proprietario. Ci sono molti cani che non hanno il chip e quindi non sono riconducibili al padrone. Poi ci sono quelli dei turisti che non sono pochi. E anche la polizia locale ha ben altro da fare”. Sembra però che anche altri Comuni italiani stiano pensando di adottare la norma approvata da Bolzano.