Il Carnevale rischia di trasformarsi in un “plastic party”, ma si può rispettare la tradizione senza produrre montagne di scarti
Liberare la natura dalla plastica è una sfida da cogliere collettivamente se si vuole salvare la nostra salute e quella del Pianeta. A causa della continua immissione di plastica in natura, ad esempio, le micro plastiche hanno invaso suolo, acqua e aria, risalendo anche la catena alimentare fino a noi. Ogni giorno nel nostro corpo entrano più di 100 mila micro plastiche pari a diversi milligrammi e questo ci espone ad un vero e proprio cocktail di sostanze chimiche nocive e sui danni per la salute degli organismi quindi, non c’è da scherzare.
Il Carnevale rischia di trasformarsi in un “plastic party”, ma si può rispettare la tradizione divertente e folle senza lasciare troppe tracce di rifiuti inquinanti dietro di sé: tra gli accorgimenti suggeriti dal WWF nei suoi Ecotips c’è quello di sostituire coriandoli e stelle filanti di plastica con prodotti fai-da-te, sminuzzando vecchie riviste, fogli o carte regalo, oppure riciclare vecchi vestiti per creare il proprio originale costume senza acquistarne di nuovi, truccarsi con prodotti naturali e biologici per colorare la pelle e il viso evitando i glitter, micro plastiche che una volta lavato il viso finiscono in mare. Infine, per mangiare i tipici dolci di carnevale e non solo, usare stoviglie riciclabili e compostabili oppure, meglio ancora, le proprie da lavare poi in casa: la festa sarà ancora più bella se lascia dietro di sé più allegria e meno rifiuti.