Il nostro programma intende tutelare il diritto degli animali a vivere una vita serena e senza sofferenze, dando continuità alla legge contro il maltrattamento degli animali. Questa materia non può essere lasciata nel limbo delle buone intenzioni e nella indifferente attesa, nascondendosi dietro una sorta di gerarchia e priorità di tutela di violenze ‘altre’. Vogliamo dedicare a questo argomento un ramo dell’albero progettuale per la prossima campagna elettorale perché vengano discussi i temi in questione in dibattiti pubblici per dare cittadinanza ad una tematica di portata internazionale da affrontare a 360 gradi con pari dignità, volontà e determinazione politica rispetto ad altri temi. Il dibattito fino ad oggi, è in molti casi rimasto meramente dichiarativo, in altri a dir poco insufficiente, oggi non è più procrastinabile. Il programma fa riferimento ai principi che muovono le azioni politiche delle più importanti organizzazioni di protezione animale a livello europeo che hanno condiviso 30 proposte non utopistiche ma realizzabili nell’immediato, sintetizzate poi in pochi moduli. Su questa linea che si muove il nostro intento per delineare un quadro legislativo da tradurre in atto attraverso protocolli mirati rispetto alle tipologie di animali, per tutelare diritti da una parte e sancire obblighi dall’altra, con pene anche detentive.
In particolare:
- Dedicare dei fondi sociali europei destinati esclusivamente alle cure degli animali in rifugio, maltrattati, da riabilitare
- Delegare territorialmente con obbligo di vigilanza, un servizio per il controllo presso le strutture che assistono gli animali, con rendicontazione delle ispezioni effettuate.
- Riconoscere la condizione di essere SENZIENTE ad ogni animale con conseguente legiferazione, e nello specifico anche quella riguardante nuove linee procedurali idonee ad evitare sofferenza, da seguire per animali in allevamento e prima di abbatterli.
- Tracciare con certificazione il “possesso” di un animale lungo la sua vita per contrastare gli abbandoni.
- Aprire a livello territoriale per i non abbienti almeno un polo veterinario pubblico dedicato, anche presso associazioni, che abbia un ufficio dedicato alle adozioni.
- Favorire negli ambiti comunali l’adozione gratuita (con costi di mantenimento e cure veterinaria a carico delle Amministrazioni locali) di animali abbandonai da parte di persone a basso reddito.
- Favorire l’inserimento della Pet-Therapy negli ambiti ospedalieri in modo particolare nei reparti pediatrici ed oncologici come anche in strutture come Case di Riposo e RSA (anziani).
- Inserimento di corsi per addestratori cinofili in ambito carcerario.
Al Governo :
- Istituzione di un Osservatorio presso la Presidenza del Consiglio dei Ministri per la tutela dei diritti degli animali, con il compito di coordinamento/programmazione di progetti, che facilitino la realizzazione di standard di vita ottimali, di valutazione degli esposti che indicano violazione dei diritti.
- Istituzione di una struttura specifica nell’ambito del Ministero dell’Ambiente in stretta connessione e collaborazione con l’Osservatorio
- Istituzione di una Commissione parlamentare che si occupi dei diritti degli animali e predisponga proposte di legge in linea con lo scenario configurato dalla commissione europea.