Canili di Roma in condizioni disperate: troppi animali e senza cure. Anticorruzione chiede chiarimenti al Comune

Dito puntato contro il dipartimento Tutela Ambientale del Campidoglio. Il ministero della Salute: “Ristrutturazione necessaria. Compromessi gravemente la salute e il benessere degli animali” nei ricoveri comunali della Muratella e di Ponte Marconi

Strutture senza autorizzazione sanitaria, vetuste, affollate e poco sicure. È la condizione di alcuni canili della Capitale, dove in assenza di controlli le regole non verrebbero rispettate, almeno secondo l’Anticorruzione, che ha chiesto chiarimenti al Comune sottolineando anche “l’assenza di programmazione e pianificazione” del Campidoglio.

Mentre gli esposti depositati in procura hanno messo la Abivet nel mirino degli haters, quelli arrivati all’Anac si sono trasformati in una difesa nei confronti della società che si occupa della salute degli animali nei canili comunali della Muratella e di Ponte Marconi.

Il destino dei cani affidati al Comune si gioca a suon di bandi, ricorsi, affidamenti, esposti e inchieste. Adesso è l’Anticorruzione a puntare il dito contro il dipartimento Tutela Ambientale del Campidoglio. L’autorità, chiamata ad esprimersi sull’operato della Abivet, ha infatti rilevato numerose criticità che non avrebbero messo l’azienda nelle condizioni di lavorare correttamente e ha dato 180 giorni al dipartimento Tutela Ambientale per chiarire la faccenda.

Il tutto mentre la procura lavora sugli esposti nati dopo la morte di alcuni ospiti del canile della Muratella.

L’Anac ricostruisce così la storia: nel 2020 il Campidoglio ha indetto un bando basato sulla migliore offerta, mentre sarebbe stato più adeguato vagliare la qualità della proposta. Ad aggiudicarsi il pacchetto, a dicembre di quell’anno, è stata la Abivet Srl, con un ribasso del 17 per cento.In cambio di 170.082 mila euro, all’azienda è stata affidata per un anno “l’organizzazione e gestione del controllo e della vigilanza sanitaria dello stato di salute dei cani, dei gatti e degli altri animali da affezione di proprietà di Roma Capitale compresa la direzione sanitaria dei due canili comunali di Muratella e Ponte Marconi e l’assistenza medico veterinaria ordinaria e quella d’urgenza anche in regime di ricovero”.La società dopo poco tempo ha evidenziato situazioni insostenibili. Ma l’allarme è caduto nel vuoto. La condizione dei canili è cristallizzata in una relazione del ministero della Salute. I ricoveri in questione “necessiterebbero di una radicale ristrutturazione, ammodernamento e adeguamento alle norme edilizie, sanitarie e di sicurezza, oltre che di sovraffollamento, che compromettono gravemente la salute e il benessere degli animali ospitati”. Una situazione già nota dal 2016.Inoltre i diversi affidamenti creano confusione nella suddivisione dei compiti e fanno lievitare i costi. E poi è stata rilevata l’assenza di ambulatori veterinari e, in certi casi, la mancanza di autorizzazioni sanitarie. Criticità gravi che non vengono affrontate neanche dalle procedure per il nuovo affidamento, scaricando sull’affidatario l’onere di risolvere i problemi.

Il tutto sulla pelle degli animali. 

06 Febbraio 2022
(Fonte LA REPUBBLICA)