Cani e gatti, la crisi colpisce anche loro: abbandonati il 15% degli esemplari

Si dice che il cane e il gatto siano i migliori amici dell’uomo, eppure ogni anno ne vengono abbandonati moltissimi

Uno studio pubblicato dall’Ente Nazionale Protezione Animali, Enpa, aveva evidenziato un aumento di adozioni di cani e gatti di notevole entità avvenuto nel biennio 2020-21. Hanno trovato casa circa 8100 cani e 9500 gatti, oltre il 15% in più rispetto al 2019.

Purtroppo, però, dal primo gennaio al 30 settembre 2022, si registra un aumento degli abbandoni. Sono 17.585 i cani ospiti nei canili  e 39.752 i gatti accuditi tra gattili e colonie feline. Tra le cause c’è l’aumento spropositato del costo della vita.

Abbandonati il 15% tra cani e gatti

Giusy D’Angelo, esperta cinofila,  riferisce dati allarmanti, ossia il 15% in più di abbandoni, tra i quali ci sono cani di razza, e ben il 70% di cuccioli. Di questi ultimi, a giugno 2022 ne sono stati recuperati dall’ ENPA più di 1.000, di cui 210 in Calabria, 194 in Sicilia e 132 in Sardegna, a luglio ben 3.000 e ad agosto 1.500.

Le cause principali sono legate a problemi economici, a motivi di salute o  trasferimento all’estero. Vi è stato un incremento delle denunce per maltrattamenti, e le situazioni in cui sono stati trovati gli animali poco piacevoli ed, anche, pericolose. Cani legati al palo o ad un guardrail, piccoli lasciati morire sotto il sole, per strada o nelle campagne, sono solo alcuni esempi.

Il randagismo è molto comune nel Sud Italia, soprattutto in Campania, Puglia, Calabria, Sicilia e Sardegna, mentre al Nord si evidenzia un numero più elevato di abbandoni in canile. Di contro, durante l’estate sono state, invece, pochissime le adozioni. Sembra che in questo momento ci sia un sensibile aumento di richieste di adozione.

Anche per quanto riguarda i nostri amici felini c’è stato un aumento di abbandoni. Rispetto all’anno scorso, il 20% in più sono lasciati a vagare liberi nel territorio, mentre  il 15% si trovano nei gattili, soprattutto cuccioli.

Ricordiamo che in Italia esiste una tutela per gli animali domestici, con la legge 281 del 14 Agosto 1991 “Legge quadro in materia di animali di affezione e prevenzione del randagismo” e l’art  727 del codice penale sull’abbandono di animali:

” Chiunque abbandona animali domestici o che abbiano acquisito abitudini della cattività è punito con l’arresto fino ad un anno o con l’ammenda da 1.000 a 10.000 euro”

“Il cane è il miglior amico dell’uomo” recita un vecchio detto… Sta di fatto che sono molte ormai le specie e varietà di animali che, più o meno continuativamente, ci accompagnano per una parte della nostra vita. Compagni di viaggio che sanno dare affetto incondizionato senza chiedere nulla in cambio.

Ma cosa ci spinge ad adottare un amico a quattro zampe? Quali possono essere i significati psicologici del legame che ci unisce a loro? Adottare un animale domestico come compagno di vita è una scelta che può avere ripercussioni più che positive sulla salute psicologica e fisica del padrone.

Spesso, infatti, il proprio amico a quattro zampe diventa a pieno titolo un membro della famiglia veicolando affetto, compagnia e supporto sociale anche nei momenti più difficili. Secondo una recente indagine di Associated Press, una gran parte dei proprietari considera il proprio animale domestico come un membro della famiglia.

La compagnia di un animale domestico svolge in tal senso importanti funzioni sia come supporto contro solitudine, sia come un vero e proprio sostegno sociale. Un aspetto, questo, ritenuto in psicologia psicosomatica un importante fattore protettivo contro disturbi di natura psicofisica, perché in grado di stimolare le funzioni del sistema immunitario.

di Liana Cinelli

06 Ottobre 2022

(Fonte Orizzontenergia.it)

(Foto di giselaatje-Pixabay)