Animali meravigliosi: alcuni non invecchiano, altri non si ammalano, molti si rigenerano

Per molti di noi gli animali sono fantastici a prescindere: belli, istintivi, coraggiosi e poi forse perché dentro di loro vivono ancora intatte caratteristiche che l’essere umano ha perso da tempo. Ma ci sono altre peculiarità che stanno emergendo da qualche anno che li rendono interessanti anche dal punto di vista scientifico.

Pochi giorni fa era tornato alla ribalta il ratto talpa, un roditore speciale per le sue capacità invecchiare molto lentamente, di non ammalarsi di cancro e di non provare dolore. Anche gli elefanti è difficile siano vittime del cancro e questo grazie alla composizione del loro DNA: hanno infatti venti copie del gene p53 nel loro genoma, che è il gene che ripara il DNA danneggiato durante la replicazione e quindi impedisce alle cellule mutate di trasformarsi in tumori maligni. Stessa cosa per balene e i delfini. Secondo uno studio  dell’Università di Buffalo questi cetacei hanno geni soppressori dei tumori con un tasso 2,4 volte superiore a quello degli altri mammiferi. E poi ci sono i primati non umani che avrebbero una differenza nel gene BRCA2, che agisce come soppressore tumorale mettendo un freno alla proliferazione delle cellule anomale.

Poi ci sono gli animali che, come gli esseri umani, sono in grando di utilizzare gli attrezzi per scopi ben precisi, e non parliamo solo dei primati. Ci sono le cornacchie della Nuova Caledonia, alcuni tipi di insetti, le formiche, che utilizzano foglie per raccogliere cibo liquido, i delfini che intrappolano i pesci nei gusci delle lumache di mare morte. Della lunga schiera fanno parte anche i suini, quelli di una specie denominata Sus cebifrons, ma probabilmente anche altri, che usano la corteccia degli alberi per raccogliere foglie per la loro tana. La lista è ancora lunga, con gli elefanti, le lontre di mare e naturalmente i fantastici polpi. Loro hanno un cervello similie a quello umano, sanno utilizzare strumenti, mimetizzarsi e cooperare con gli altri.

Un elenco numeroso è anche quello relativo agli animali che sono in grado di rigenerare aclune parti del loro corpo. C’è la salamandra Ambystoma mexicanum, che è in grado di “ricostruire” qualsiasi parte del suo corpo in circa tre settimane, arti, organi e parti del cervello. Alla lucertola ricresce la coda, anche se a volte non con la medesima flessibilità di quella originaria. Anche il polpo è in grado di staccarsi volontariamente un tentacolo per lasciarlo al predatore, perché tanto poi gli ricresce. L’ajolote, o assolotto, uno degli animali più emblematici del Messico, è una strana salamandra che ha la capacità di rigenerare gli arti interi amputati e può anche guarire gli organi feriti. l pesce bichir è in grado di riformare diverse parti del corpo, come il pesce zebra, che riesce a rigenerare anche il cuore in caso di danno miocardico.

E poi l’eccellenza, la Turritopsis dohrnii, cosiddetta “medusa immortale”, un piccolo idrozoo che, assieme alla T. nutricula, è l’unico animale che può tornare indietro nel tempo, regredire completamente ad uno stato di immaturità sessuale, dopo averla raggiunta. Inverte praticamente il suo ciclo vitale. Allora viene da chiedersi se un tempo non sia veramente esistita anche la leggendaria Fenice.

26 Gennaio 2023

(Fonte LA STAMPA | LaZampa.it)