Bart, meglio conosciuto come Bart The Bear (Baltimora, 19 gennaio 1977 – Park City, 10 maggio 2000), è stato un orso Kodiak che è apparso in diversi film tra gli anni ottanta e gli anni novanta.
Nato in uno zoo degli Stati Uniti, venne allevato e ammaestrato da Doug e Lynne Seus. Bart pesava ben 1.500 libbre (680 kg) e, ritto sulle zampe posteriori, misurava 290 cm di altezza. È morto di cancro nel 2000 all’età di 23 anni, durante le riprese del documentario televisivo Growing Up Grizzly (2001).
Blair era il nome del cane di razza collie appartenente alla famiglia di Cecil Hepworth, produttore e regista del cinema muto britannico che usò il cane di casa in alcuni dei suoi lavori cinematografici. La prima volta che Blair apparve sullo schermo fu in Alice in Wonderland nel 1903, ma il grande successo giunse due anni dopo con Rescued by Rover, dove il protagonista è Rover, un collie che parte alla ricerca della sua padroncina perduta. Il film ottenne un grandissimo successo, tanto da far diventare Blair una vera e propria stella. Il suo nome diventò una sorta di sinonimo di cane e molti dei fedeli amici dell’uomo d’oltremanica furono chiamati in questo modo.
Brownie the Dog era il nome di un cane che lavorò nel cinema ai tempi del muto. Tra il 1919 e il 1923, prese parte a quasi cinquanta film, molte volte nel ruolo di protagonista, spesso in coppia con Baby Peggy, a quell’epoca una famosa attrice bambina. Fu una delle prime star canine dello schermo.
Jean, the Vitagraph Dog o Jean the Dog (1900?-1916) era il nome di una Border Collie che divenne una delle prime star del cinema canino. Appartenente al regista Laurence Trimble e a Jane Murfin, la moglie di Trimble, famosa sceneggiatrice e commediografa, fu impiegata dal padrone in alcuni dei suoi film, precorrendo la fama che poi acquisirono altri cani famosi come Lassie e Rin Tin Tin.
Lassie è un cane di razza collie, protagonista di decine di film, serie televisive, cartoni animati, fumetti e romanzi apparsi dal 1938 fino a oggi. Il racconto breve Lassie Come-Home (Torna a casa Lassie) dell’angloamericano Eric Knight fece la sua prima comparsa il 17 dicembre del 1938, quando fu pubblicato sul Saturday Evening Post: racconta la storia di un fedele cane collie che percorre centinaia di miglia attraversando terreni impervi per tornare a casa del ragazzo suo padrone. La storia fu estesa e due anni dopo ne fu pubblicato il libro dalla John C. Winston Publishing Company. Il personaggio di Lassie gli fu ispirato da Toots, il pastore scozzese che regalò alla moglie dopo la tragica perdita del cucciolo di famiglia in un incidente d’auto. Nel 1942 la casa cinematografica MGM ne acquistò i diritti e nel 1943 uscì il film Lassie Come Home. La fama di Lassie in Italia è stata tale che per decenni veniva popolarmente definita Lassie l’intera razza canina collie (o pastore scozzese). Il collie diventò popolarissimo nel Regno Unito nei primi anni del secolo, quando il regista e produttore Cecil M. Hepworth portò sullo schermo Blair, il cane di casa, che diventò protagonista di una serie di film dal grandissimo successo come Rescued by Rover, il più famoso tra tutti, dove il collie Rover salvava la sua padroncina rapita.
Rin tin tin (Flirey, settembre 1918 – Los Angeles, 10 agosto 1932) o chiamato semplicemente Rinty è stato un celebre cane da pastore tedesco protagonista di numerose opere di fiction per ragazzi (fumetti, film, serial cinematografici, serie televisive) realizzate soprattutto negli USA fra gli anni venti e gli anni cinquanta. In Italia ebbero successo soprattutto i fumetti (anni trenta) e la serie televisiva Le avventure di Rin Tin Tin (realizzata tra il 1954 e il 1959 e distribuita per la prima volta dalla RAI a partire dal 5 aprile 1956). Nella cultura del XX secolo, Rin Tin Tin occupa un posto abbastanza simile a quello di un altro celebre cane-eroe, Lassie.
Strongheart era il nome cinematografico del cane von Etzel Oeringen (1º ottobre 1917-24 giugno 1929), un cane da pastore tedesco che divenne una delle prime star del cinema canino.
DA REGINALD A AKI: TUTTI I «REX»
Dalla 1° alla 5° stagione – Reginald Von Ravenhorst (Santo vom Haus Zieglmayer) morto nel 1999 con Tobias Moretti
Dalla 6° alla 10°stagione – Butler Rhett Butler con Gedeon Burkard
Dalla 11° alla 13° – Henry con Kaspar Capparoni
Nella 14° e 15° – Nick con Ettore Bassi
Nelle ultime 3 serie – AKY con Francesco Arca
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Beasley è un mastino francese protagonista del film anni ’80 “Turner e il casinaro”, tanto da dividere la scena con la star, allora in ascesa, Tom Hanks. Morì 3 anni dopo la lavorazione di questo titolo, alla veneranda età di 14 anni, il doppio dell’età media dei mastini francesi.
Hachiko, protagonista di una commuovente trasposizione al cinema di una storia vera, diretta da Lasse Hallström. Hachi è l’emblema della fedeltà senza riserve del cane al suo padrone. Razza giapponese delle più nobili, l’Akita, Hachi ha recitato al fianco di Richard Gere.
Uggie, il Jack Russel Terrier di The Artist di Michel Hazanavicius che ha recitato al fianco di Jean Dujardin, e si è guadagnato un privilegio unico, uno spazio tutto suo nella Hollywood Boulevard con le sue impronte. Cane da premio. Nel 2012 ha portato a casa il Palm Dog al Festival del Cinema di Cannes e il Golden Collar Award.
Jimmy the raven (in italiano: “Jimmy il corvo”), o anche Jimmy the crow o Jim the Crow (deserto del Mojave, circa 1936 – dopo il 1954), è stato un esemplare addestrato di corvo imperiale, apparso in oltre un migliaio di film fra gli anni trenta e gli anni cinquanta . Tra i suoi ruoli più noti, il corvo dello zio Billy ne La vita è meravigliosa di Frank Capra e il corvo che si posa sullo Spaventapasseri n Il mago di Oz di Victor Fleming.
Keiko (circa 1976 – Halsa, 12 dicembre 2003) è stato un esemplare maschio di orca, noto soprattutto per aver interpretato il ruolo di Willy nel film del 1993 Free Willy – Un amico da salvare e nei suoi sequel e per essere stato l’unico esemplare di orca per cui sia stato tentato, finora, il processo di reinserimento nell’ambiente naturale.
Trigger (1932 – 3 luglio 1965) è stato un cavallo palomino divenuto famoso per aver “recitato” in diversi film Western interpretati dal suo padrone e cavalcatore, il cowboy dello schermo Roy Rogers.
Orangey, è il gatto rosso Tabby, che vinse per ben due volte il Patsy Award, vero e proprio Oscar destinato agli attori con zampe e coda. Nel 1952 per la sua performance in “Il gatto milionario”, e nel 1962 consolando Audry Hepburn in “Colazione da Tiffany” (nella foto). Pare che sul set fosse un vero professionista: reggeva fino a otto ore di riprese.
Bellissimo il siamese dagli occhi ipnotizzanti che rubava la scena alla diva Kim Novak nel film “Una strega in Paradiso” del 1958. Si chiamava Pyewacket e anche lui fu premiato nel 1959 con il Patsy Award.
Tra i siamesi più famosi della storia del cinema “bestiale” c’è Syn Cat che vinse il Patsy Award nel 1966 per il film della Disney “FBI operazione gatto”. Non solo: si meritò anche una critica entusiastica dal “New York Times”.
Bob è un meraviglioso gatto rosso che farà ricredere tutti coloro che hanno sempre considerato il “felino domestico” solo un simpatico opportunista, un diffidente di eccellenza ed un grande infedele . Bob è il primo gatto protagonista (interpreta se stesso!) assoluto del film tratto da una storia vera: “A spasso con Bob” di Roger Spottiswoode, con Luke Treadaway e Ruta Gedmintas.