Orso marsicano muore durante la cattura nel Parco d’Abruzzo

L’animale doveva essere controllato ma è deceduto durante l’anestesia: «Non era mai accaduto. Ma casi del genere non si possono escludere»

 

di Redazione Online

 

Un orso bruno marsicano è morto nella notte nel Parco d’Abruzzo durante un’operazione di cattura da parte del personale dell’ente che gestisce la riserva naturale. La cattura – spiega una nota del Parco – rientrava nell’ambito delle «attività programmate e autorizzate dal Ministero dell’Ambiente, previo parere dell’Ispra, per il controllo degli animali».

Il Parco spiega che – dal febbraio scorso – era stato predisposto un «sito di cattura» nel Comune di Lecce nei Marsi che era controllato quotidianamente con videosorveglianza o direttamente dal personale del Parco. Dopo la segnalazione – alle 23.30 circa – dell’orso in trappola, la squadra di cattura si è recata immediatamente sul posto. Seguendo il «Protocollo di cattura meccanica e anestesiologica di orsi bruni marsicani in natura e in cattività» sono state effettuate le procedure necessarie ad anestetizzare l’animale e a metterlo in sicurezza. «Già nella prima fase dell’operazione – spiega la nota dell’ente parco – l’orso ha manifestato problemi respiratori che, nonostante le tempestive manovre di rianimazione attuabili in campo, hanno portato al decesso nel giro di poco tempo». Si tratta di un giovane maschio che in precedenza non era mai stato marcato né radiocollarato. La carcassa è stata trasportata presso il Centro dell’Ente a Pescasseroli in attesa di essere trasferita all’Istituto zooprofilatico per l’accertamento delle cause di morte.

Nel 2014 suscitò polemiche la morte, durante la cattura, dell’orsa Daniza in Trentino. In quel caso l’animale venne catturato perché aveva aggredito un escursionista che si era avvicinato troppo ai cuccioli. Anche Daniza morì per le conseguenze dell’anestesia.

 

(Fonte Corriere.it)