Le tartarughe marine verdi sono a rischio estinzione e le cause sono umane: ecco perchè nascono quasi soltanto femmine
Il rischio estinzione è particolarmente concreto per un gran numero di specie. In maniera quasi regolare siamo infatti costretti a leggere annunci di rischi concreti di sparizione dal pianeta. È il caso delle tartarughe marine verdi, che però offrono una delle storie più sconcertanti a tema mai sentite. Una vera e propria rivolta in natura.
Tartarughe marine verdi a rischio
Tra gli animali più minacciati al mondo troviamo le tartarughe marine. Tra le sette specie, svariate sono classificate come in serio pericolo di estinzione, come indicato dalla Lista Rossa dell’Unione Internazionale per la Conservazione della Natura.
In questo elenco troviamo la tartaruga marina verde, il cui nome scientifico è Chelonia mydas. Il numero di esemplari avvistati e tenuti sotto controllo è diminuito in maniera evidente e sostanziale nel corso degli ultimi anni. Alla base di tutto ciò ci sono differenti elementi, principalmente di natura umana: bracconaggio, distruzione dell’habitat naturale, reti fantasma e collisioni con le navi.
Non si tratta però dell’intero insieme di minacce che questa specie si ritrova a fronteggiare. Uno studio ha infatti evidenziato una preoccupante tendenza naturale, che potrebbe avere conseguenze devastanti. Anche in questo caso, però, lo zampino evidente dell’uomo non manca. A causa del cambiamento climatico, infatti, stanno nascendo quasi soltanto tartarughe marine verdi femmine.
Il destino della specie
La maggior parte dei nuovi esemplari nati è femmina: è questo il dato riportato dallo studio Environmental Warning and Feminization of One of the Largest Sea Turtle Populations in the World. Viene però da chiedersi in che modo i danni procurati dall’uomo all’ambiente possano aver messo in moto tale dinamica.
Il cambiamento climatico ha un impatto devastante sul pianeta, e questa è una realtà che anche i negazionisti duri e puri dovrebbero accettare, date le evidenze. Alcuni effetti, però, sono meno visibili di altri. Nel caso della tartaruga marina verde, il sesso dei piccoli viene stabilito dalla temperatura ambientale in cui maturano le uova deposte.
Sotto quest’aspetto l’analisi è alquanto semplice: temperature elevate fanno nascere femmine, quelle più basse portano invece alla nascita di esemplari maschi. L’emergenza ambientale ha portato a una stima davvero terribile per questa specie. In un’area settentrionale della Grande Barriera Corallina, si presume che il 99,1% dei nuovi nati sia femmina.
Un calcolo devastante, perché si trasforma in una concreta difficoltà nella ricerca di un compagno, una volta raggiunta un’età fertile. L’impatto sull’intera specie promette d’essere drammatico. Non è difficile comprendere, infatti, come nel corso dei prossimi anni si possa assistere una totale sparizione del maschio. Il trend climatico, infatti, non fa altro che annunciare un ulteriore innalzamento devastante delle temperature globali. In questo scenario, l’estinzione sarebbe inevitabile, a meno di non procedere alla salvaguardia e tutela in cattività di esemplari della specie.
Allarme femminilizzazione
Non basta l’impatto del cambiamento climatico a pesare sul destino delle tartarughe marine verdi. Un’altra ricerca, guidata da scienziati dell’Australian Riversi Institute dell’Università Griffith, in collaborazione con l’Università del Queensland, della Sunshine Coast e del World Wilflife Fund for Nature-Australia, ha evidenziato il rischio femminilizzazione.
In pratica l’esposizione degli agenti inquinanti, derivanti dall’attività del genere umano, crea un accumulo nell’organismo delle madri. Parliamo in particolare di metalli pesanti come cadmio e antimonio, trasferiti alle uova. Ciò favorisce la nascita di femmine, avendo funzione di xenoestrogeni. Un allarme lanciato dopo aver monitorato 17 covate nell’Isola di Heron. Analizzando il sesso dei piccoli, è stata valutata la concentrazione di 18 metalli e contaminanti organici: “Mentre il rapporto tra i sessi si avvicina al 100% di femmine, diventa sempre più difficile per le tartarughe femmine adulte trovare un compagno, il che è particolarmente importante alla luce dei cambiamenti climatici che stanno già rendendo le spiagge di nidificazione più calde e maggiormente influenzate dalle femmine”.