Animalisti contro Fugatti: “Vuole uccidere gli orsi e poi spende 3 milioni per la biodiversità”

La Provincia parteciperà al progetto europeo “Life NatConnect2030” con uno stanziamento complessivo di quasi tre milioni per i prossimi nove anni

Animalisti contro Fugatti e la Provincia di Trento che, nello stesso giorno plaude alla possibilità di fare una legge per uccidere otto orsi all’anno per tre anni, salvo poi partecipare al progetto europeo “Life NatConnect2030”, per la conservazione della biodiversità.

Infatti proprio la Provincia di Trento parteciperà al progetto europeo “Life NatConnect2030” con uno stanziamento complessivo di quasi tre milioni di euro per i prossimi nove anni. Lo ha deciso la Giunta provinciale nella seduta di venerdì 6 ottobre. L’obiettivo è di favorire il consolidamento di un sistema integrato di gestione della Rete Natura 2000, che punta a favorire la conservazione della biodiversità, secondo quanto previsto dalle direttive “Habitat” e “Uccelli”. Così da garantire il mantenimento a lungo termine degli habitat naturali e delle specie di flora e fauna minacciati o rari a livello comunitario. In Trentino la rete natura 2000 si compone di 155 Siti, 135 Zone speciali di conservazione, 19 zone di protezione speciale e un sito di interesse comunitario, e copre una superficie di 176.183 ettari, circa il 28% del territorio provinciale.

Una mossa definita “ondivaga” dagli animalisti alla luce dell’altra novità: la scelta del Consiglio dei ministri di non impugnare la legge della Provincia di Trento n. 9/23 che, tra le altre cose, rende più agevole l’iter per l’abbattimento di lupi e orsi. In particolare è l’Oipa (Organizzazione internazionale protezione animali).

“Gli obiettivi che il progetto si prefigge di raggiungere (il ripristino di habitat e specie; l’aumento della resilienza degli ecosistemi chiave per l’adattamento al cambiamento climatico; la creazione di un sistema coordinato di individuazione precoce, gestione e controllo delle specie aliene invasive; il rafforzamento dei corridoi ecologici del bacino padano) sinora non sembrano avere mai ispirato la gestione della fauna della Provincia di Trento, osserva l’Oipa – si legge in una nota dell’Oipa – , persino la creazione di corridoi ecologici, da noi proposti da sempre alla Provincia e al Ministero dell’Ambiente, ora sono assunti come strategici, quando solo poco più di un mese fa lo stesso Fugatti li aveva bocciati e non ricompresi nel suo programma elettorale. Forse nell’approssimarsi delle elezioni la Giunta Fugatti spera di riconquistare voti persi degli amici della fauna, che in questi anni ha fatto le spese di una gestione assai poco oculata, con le tragiche conseguenze conosciute anche a livello nazionale, conclude l’associazione”.
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