Lo scopo è addomesticare e rendere docili i gatti arrivati in condizioni semi selvatiche, rendendoli adottabili.
Una carezza per donare una nuova vita. I volontari dell’Apas diventano “coccolatori”, con lo scopo di addomesticare e rendere docili i gatti arrivati in condizioni semi selvatiche, rendendoli adottabili. Un progetto che ha raggiunto i risultati sperati: “Devo dire che ha funzionato – afferma Emanuela Stolfi, presidente Apas -. È durato per tutto luglio e agosto e sta proseguendo con alcuni volontari disponibili. Una trentina di volontari sono riusciti ad addomesticare circa 15/20 gattini, alcuni dei quali sono già andati in adozione”. Tanti gatti, di tutte le età, cercano ancora casa, così l’Apas lancia un appello ricordando le agevolazioni previste per chi decide di adottare.
“Il gattino che va in adozione avrà il primo vaccino – ricorda la Stolfi – e se è femmina anche la sterilizzazione gratuita“. Le adozioni registrano buoni numeri: 150/200 gatti all’anno e circa 34 cani. Ma il randagismo, soprattutto per i mici, rimane un problema reale anche in Repubblica. “Il randagismo dei cani a San Marino è praticamente risolto – conclude la Stolfi -. Per i gatti è ancora alto nel territorio e nel circondario e quindi invitiamo alla sterilizzazione, soprattutto delle femmine, perché solo così si può contenere”.
di Maria Letizia Camparsi