Capretta uccisa a calci ad Anagni, gli animalisti in piazza: “Assassini”. Identificati 12 ragazzi

Ieri pomeriggio alcune associazioni animaliste si sono date appuntamento per protestare contro il gruppo di giovani, di età compresa tra i 17 e i 22 anni, che domenica scorsa, nel corso di una festa di compleanno, hanno ucciso a calci l’animale

I carabinieri hanno identificato dodici ragazzi presenti alla festa di compleanno di domenica scorsa, in un agriturismo ad Anagni, nella quale una capretta è stata uccisa a calci. Due minorenni di Fiuggi sono accusati di aver colpito mortalmente l’animale, altri tre minorenni e sette maggiorenni sono sospettati di istigazione a commettere reato, cioè di avere spronato a proseguire sia chi colpiva la capretta sia l’amico che filmava la scena. Sono tutti ragazzi di Anagni, Fiuggi e Paliano, con età che vanno da un minimo di 17 ad un massimo di 22 anni.

Per protestare contro l’accaduto, un centinaio di persone ieri si sono date appuntamento nella piazza principale di Anagni, per partecipare a una manifestazione organizzata dalle associazioni animaliste. Issati cartelli e striscioni in cui si accusavano i giovani di essere “assassini”.

Tra gli organizzatori, l’attivista Enrico Rizzi, che ha evidenziato che “chi maltratta gli animali spesso ha la consapevolezza che resterà impunito. Le pene previste sono troppo basse”.

L’avvocato Giampiero Vellucci, incaricato dai genitori di uno dei ragazzi accusati, ha dichiarato che il ragazzo non ha ancora ricevuto comunicazioni dalla Procura dei minori e che “non può essere travolto da una gogna mediatica caratterizzata, in taluni casi, da pesantissime minacce, che sta avendo il sapore di un anticipato giudizio

Violenze riprese in un video, l’animale tramortito alla testa fino alla morte

La violenza sull’animale, che aveva pochi mesi, è stata ripresa in un video, al vaglio dei carabinieri, nel quale si vede un gruppo di diciottenni, al termine di un compleanno, uccidere a calci sulla testa una delle caprette dell’agriturismo dove si erano tenuti i festeggiamenti per un 18esimo. C’è un primo filmato, diffuso sui social, in cui si vedono i ragazzi trasportare su una carriola la capretta, che poi viene lanciata da una finestra; e ce n’è un secondo, nel quale si vede uno dei ragazzi prendere la rincorsa, per colpire a calci sulla testa l’animale, tramortendolo e ripetendo la scena fino ad ucciderlo. Intorno le risate del gruppo e l’incitamento a continuare a far del male alla capretta. Il proprietario della struttura ha denunciato l’episodio ai carabinieri, che procedono per il reato di “omessa custodia o malgoverno di animale”.

“Un gesto di pura, assoluta crudeltà, che merita di essere punito in proporzione alla gravità del fatto” ha commentato la presidente della Lega italiana per la Difesa degli animali e dell’ambiente (Leidaa) e dell’intergruppo parlamentare per i diritti degli animali, Michela Vittoria Brambilla. “Colpisce la totale assenza di empatia, la totale insensibilità di chi ha compiuto quest’azione del tutto immotivata, e quella di chi ha ripreso l’avvenimento come se la distruzione di una vita fosse uno spettacolo godibile. Al Parlamento il compito di inasprire le pene per i reati contro gli animali. Spero che sia presto approvata la mia proposta di legge, ora all’esame della commissione Giustizia della Camera. Leidaa presenterà denuncia e si costituirà parte civile se, come auspicabile, si arriverà a processo”.

di Redazione

03 Settembre 2023

(Fonte RAINEWS24 | Cronaca)