L’orsa Jj4, che la notte del 4 aprile scorso ha aggredito e ucciso il ventiseienne Andrea Papi, potrebbe finire in Romania. Il condizionale è d’obbligo per l’animale che oggi è rinchiuso al Casteller di Trento in attesa della decisione del Tar sull’ordinanza di abbattimento. Ma intanto il ministero dell’Ambiente e della sicurezza energetica ha fatto sapere di aver acquisito la disponibilità ad autorizzare il trasferimento dell’esemplare dal centro Casteller di Trento al Libearty Bear Sanctuary di Zarnesti, come chiesto dagli ambientalisti. “La task force del ministero impegnata nella definizione di un piano strategico per la gestione degli orsi e di tutti gli animali selvatici, coordinata dal sottosegretario Claudio Barbaro su delega del ministro Pichetto, ha nelle scorse settimane interessato la Commissione scientifica Cites per verificare la disponibilità di strutture estere più idonee ad ospitare l’esemplare di orso bruno per evitarne l’abbattimento”.
Sono trascorsi quattro giorni da quando la famiglia del ragazzo, con una lettera aperta, si è lamentata che dall’aggressione “niente è cambiato, si continua a parlare solo dell’orsa. Di quello che le accadrà Con noi nessuno si è scusato”. Tant’è: al centro del dibattito resta ancora Jj4: “La Commissione del dicastero – spiega il Mase – deputata a verificare e garantire scientificamente la sostenibilità del commercio delle specie di specie animali e vegetali in via di estinzione, ha inoltre comunicato l’attivazione di un gruppo di lavoro, coordinato dal professor Petretti, per agevolare il trasferimento dell’animale e individuare anche per il futuro ulteriori disponibilità”.
Quello rumeno è un centro specializzato, il più grande al mondo per gli orsi. Non solo prenderebbe in carico l’animale, ma la struttura si occuperebbe anche del trasporto con camion.
di Redazione
7 luglio 2023
(Fonte LA NAZIONE)