Oltre ad avere amato gli animali, Maurizio Costanzo era in prima linea contro la caccia. WWF: “Il suo contributo è stato fondamentale nel diffondere la cultura della conservazione della natura”.
C’erano anche gli animali, oltre alla moglie Maria De Filippi, nella vita di Maurizio Costanzo. Fin da bambino, il padre del talk show italiano morto a Roma a 84 anni aveva condiviso la quotidianità con cani e gatti. “Ero un animalista senza saperlo“, aveva raccontato il giornalista. Alle scuole elementari il conduttore televisivo aveva vinto perfino un premio dell’Ente Nazionale Protezione Animali (ENPA) dopo avere scritto un tema sulla farfalla. Il suo amore erano, però, Fido e Micio.
Se per un lungo periodo Maurizio Costanzo era entrato in simbiosi con i cani di razza Bassotto, negli ultimi anni lo sceneggiatore si era convertito all’affascinante mondo gattaro. All’interno del suo studio, lo storico volto di “Buona Domenica” aveva ospitato, infatti, un gatto Certosino ribattezzato Filippo. Una vera e propria amicizia tra uomo e animale vissuta fino all’ultimo. “Per me sarebbe più facile pensare di vedere il mio ufficio senza un dipendente piuttosto che senza Filippo“, aveva sottolineato il giornalista.
Nel corso della sua vita, Maurizio Costanzo aveva aderito perfino a Campagne del WWF per l’abolizione della caccia.
“Oggi ci ha lasciati un grande amico per tutti noi del WWF, un giornalista acuto e un osservatore attento. Ha dato un grande sostegno alle più importanti Campagne della nostra Associazione, da quelle contro la caccia a “L’ambiente è Cosa Nostra” con una puntata speciale del “Maurizio Costanzo Show”. Il suo contributo è stato fondamentale nel diffondere i valori e la cultura della conservazione della natura e della sostenibilità ambientale nel nostro Paese“, ha commentato lo staff dell’Organizzazione Non Governativa.
di Fausto Piu
24 Febbraio 2023
(Fonte Tele Ambiente)