Maltempo a Roma: si allaga il canile comunale

Necessario l’intervento di vigili del fuoco e volontari della protezione civile

Un fiume di acqua e fango. Sono eloquenti le immagini che arrivano dal canile comunale della Muratella, alla Magliana Vecchia. Anche nella struttura che ospita circa 410 cani in cerca di un padrone il maltempo che si è abbattuto in città dalla serata di venerdì ha lasciato strascichi, richiedendo l’intervento esterno dei soccorritori per riportare la situazione alla normalità. 

In particolare l’acqua ha allagato i settori A e B della struttura che si trova al civico 856 di via della Magliana con l’allagamento che ha interessato sia i rifugi dei cani che la struttura sanitaria del canile. Apprensione nella sala centralina. A spiegare la situazione Olga Lyuta, volontaria presente nella struttura al momento dell’allagamento. “Il personale del servizio giardini ha tagliato le sterpaglie e l’erba alta ma non sono state rimosse. Questo, con l’arrivo della pioggia, ha comportato l’otturazione dei tombini con inevitabile allagamento di alcuni settori del canile”.

Provvidenziale, come spiega ancora Olga Lyuta “l’intervento dei pompieri e dei volontari della protezione civile che hanno liberato tombini e chiusini consentendo all’acqua che si era accumulata di defluire ed abbassarsi”. Paura “ma per fortuna nessuno dei nostri amici, a parte un po’ di acqua, ha riportato conseguenze”. La fine della pioggia – almeno per il momento – ha quindi scongiurato ulteriori possibili disagi.  

La nota dei sindacati 

A commentare l’allagamento del canile la Cgigl Fp Roma e Lazio: “Ancora una volta cani e gatti salvati dalle lavoratrici e dai lavoratori. Questa mattina il Canile della Muratella è stato investito da un fiume di acqua e fango che ha messo in grave pericolo i cani e gatti e la struttura stessa. Dopo il recente intervento sul verde che circonda il canile, i detriti della potatura e gli sfalci sono stati abbandonati nel canale di scolo, ostruendolo, e l’abbondante pioggia di queste ore non ha avuto possibilità di defluire. Il fiume di acqua e fango precipitato dalla collinetta è esondato all’interno del canile”. 

“Senza un attimo di esitazione le lavoratrici e i lavoratori del canile, gli educatori, gli assistenti veterinari, gli ausiliari, con scope e tira acque, con le sole mani hanno impedito all’acqua di invadere le gabbie e hanno liberato il pozzetto impedendo a cani e gatti di affogare in acqua e fango. A pochi mesi dall’incendio di questa estate, anch’esso domato prima dell’arrivo dei vigili del fuoco dalle lavoratrici e i lavoratori- scrive ancora il sindacato – si dimostra l’urgenza di interventi di manutenzione per uscire dal degrado a cui l’abbandono delle precedenti amministrazioni hanno lasciato il Canile e che la grande risorsa per il benessere dei cani e gatti della Città sono queste lavoratrici e lavoratori la cui vocazione va oltre i normali obblighi lavorativi e si spinge fino a darci un esempio di lavoro pubblico. Siamo orgogliosi di loro e crediamo che il sindaco e l’intera città debbano esserlo. Grazie ad Alessandro, Alessio, Cristiano, Daniele, Fabio, Federico, Flavia e Luca che hanno anteposto il bene di cani e gatti e l’etica del lavoro alla loro stessa sicurezza”.

di Mauro Cifelli

04 Dicembre 2022

(Fonte ROMATODAY)