La scena, come detto, è diventata virale e ha scatenato molte polemiche. Ma in questo caso non centrano considerazioni animaliste, almeno non a livello locale: nessuno si è posto il problema della sofferenza del pollo, poiché nelle zone rurali del Kenya, assistere alla macellazione degli animali è cosa comune a tutte le età.
La clip di 19 secondi ha invece attirato l’attenzione sui rischi di queste attività svolte da bambini così piccoli e, soprattutto, perché diventano un costo elevato per le famiglie: ma alcuni genitori sono scontenti delle spese del nuovo programma di studi poiché le scuole si aspettano che contribuiscano con materiale – come i polli – e denaro per le esercitazioni.
Jemimah Gitari, un insegnante di scienze domestiche presso la Kangundo Primary School, nel Kenya orientale, ha raccontato alla Bbc che le persone provenienti da famiglie meno abbienti a volte sono costrette a guardare gli altri mentre fanno le loro esercitazioni: «I miei alunni della quinta elementare, ad esempio, stavano cucendo un fazzoletto per il loro progetto e alcuni non potevano permettersi di acquistare il tessuto, quindi abbiamo finito per usare i pochi che sono stati acquistati da alcuni alunni».
E poi c’è anche chi accusa gli insegnanti di approfittarsi della situazione: dopo l’«esercitazione sul pollo» – svolta da alunni di prima media a livello nazionale a settembre – sono state condivise foto sui social media che sembrano mostrare degli insegnanti che mangiavano pollo in un’aula scolastica dedicata al personale. Un parlamentare del Kenya occidentale, Didmus Barasa, li ha accusati di banchettare con il cibo pagato da genitori che non potevano permetterselo.
L’acceso dibattito sul pollo è arrivato persino alle orecchie del neoeletto presidente del Kenya William Ruto che ha istituito una task force di 49 membri per valutare il nuovo sistema scolastico ed entro fine anno dovrà decidere se cambiare il modello scolastico.
di Fulvio Cerutti
14 Ottobre 2020
(Fonte LA STAMPA|LaZampa.it)