Avere in casa un animale domestico è fondamentale per molte persone. Oltre che ad una simpatica compagnia, rappresentano anche una fondamentale parte importane della famiglia. L’amore che si prova per loro è incondizionato e spesso, questo non permette di sgridarli come si dovrebbe facendo commettere loro tante birichinate.
Aiutano nei momenti di sconforto restando sempre vicino all’essere umano che amano di più al mondo, portando quell’allegria anche nelle giornate che sembrano più buie. Spesso se ne vorrebbero avere più di qualcuno, ma non si conosce con esattezza la legge cosa dice in merito. Quindi, quanti animali domestici si possono tenere in casa?
Animali in casa, cosa dice la legge
Per animale domestico si intende l’animale con il quale l’essere umano può convivere in armonia e con reciproca compagnia, può anche essere chiamato d’affezione o appunto animale da compagnia. Le leggi che in Italia riguardano gli animali domestici sono la legge n.281 del 14 agosto 1991 “Legge quadro in materia di animali di affezione e prevenzione del randagismo“, e la legge n.189 del 20 luglio 2004 “Legge ordinaria emanata per la tutela degli animali“. Ci sono degli obblighi, doveri e divieti nei confronti del proprio animale ad esempio non può essere abbandonato e c’è l’obbligo del microchip per i cani e la relativa iscrizione all’Anagrafe canina.
Ma quanti animali domestici si possono tenere in casa? Ad oggi non c’è una legge che regoli il numero specifico massimo di animali da poter tenere all’interno della propria abitazione. Certo è che resta sempre l’obbligo di non dover maltrattare l’animale e di doversene prendere cura che sia uno, due o dieci. Inoltre se si abita in un condominio ad esempio, neanche il condominio stesso potrà fissare un numero massimo, che però può essere deciso dall’unanimità dei condomini. Ma, c’è da specificare che un giudice potrebbe comunque annullare la suddetta clausola.
Quindi, non c’è un numero massimo fissato dalla legge ma, ed è importante ricordarlo ancora, che gli animali non devono essere maltrattati o tenuti in condizioni non consone perché in questo caso si può essere condannati per maltrattamento legato alla condizione di “sovraffollamento”. Si potrà essere soggetti ad una multa che può andare dai 1.000 euro ai 10.000 euro e alla reclusione fino a 12 mesi.
di Redazione
17 Agosto 2022
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