In Costituzione la tutela di animali e ambiente: «Una giornata storica»

Modifiche a due articoli. Via libera della Camera con 468 sì Il governo Cingolani in Aula: «Il governo crede in questo cambiamento

La tutela dell’ambiente, della biodiversità e degli ecosistemi e l’impegno a disciplinare «i modi e le forme di tutela degli animali» entrano tra i principi fondamentali della Costituzione. Ieri, con un voto favorevole ad amplissima maggioranza (468 sì, sei astenuti, un solo voto contrario) alla Camera, in quarta e definitiva lettura, la proposta di legge che modifica l’articolo 9 e l’articolo 41 della Carta, è stata approvata. «È una giornata epocale – commenta il ministro della Transizione ecologica, Roberto Cingolani, presente in Aula – testimonio qui la presenza del governo che crede in questo cambiamento grazie al quale la nostra Repubblica introduce la tutela dell’ambiente tra i valori fondanti». Emozionata per il traguardo raggiunto «dopo decenni di battaglie» Michela Vittoria Brambilla, presidente dell’intergruppo parlamentare per i diritti degli animali e della Lega italiana per la difesa degli animali e dell’ambiente.

«Dell’aggettivo storico spesso si abusa, ma oggi possiamo adoperarlo propriamente e giustamente – dice Brambilla nella dichiarazione di voto a nome del gruppo di Forza Italia – questo voto è un sogno che diventa realtà. Un punto d’arrivo al quale lavoro con le mie proposte di legge da tre legislature, certo, ma anche un punto di partenza per norme più stringenti contro i reati a danno dell’ambiente e degli animali, purtroppo molto diffusi».

L’iter legislativo previsto per la modifica della Carta, si è quindi definitivamente concluso ieri alla Camera. Con il voto favorevole dei due terzi della maggioranza, l’entrata in vigore è immediata, senza la necessità di referendum confermativo. La modifica interviene sull’articolo 9 integrando la tutela di paesaggio e patrimonio storico e artistico, con quella dell’«ambiente, della biodiversità e degli ecosistemi, anche nell’interesse delle future generazioni» e inserendo il richiamo a una «legge dello Stato» che «disciplina i modi e le forme di tutela degli animali».
L’altro intervento riformula l’articolo 41 della Costituzione, dedicato all’«iniziativa economica privata» che non deve «recare danno alla sicurezza, alla libertà e alla dignità umana» e ora neppure «alla salute e all’ambiente». «Per le azioni che facciamo oggi e per le conseguenze che ci saranno in futuro, è una conquista fondamentale e ci permette di avere regole ben definite per proteggere il nostro pianeta», commenta Cingolani.

Che la tutela dell’ambiente sia in Costituzione, per Brambilla, è la premessa per un’azione più decisa e risolutiva nella direzione delle «esigenze profondamente sentite nella società». Spiega la parlamentare: «Riconosciamo la tutela ambientale non come una “materia” o un “diritto soggettivo”, ma come “valore” di rango primario, trasversale, che interessa vari aspetti dell’agire e chiama in causa la responsabilità di ciascuno di noi. Esplicitare il valore-obiettivo della tutela ambientale ci aiuterà a rafforzare e a indirizzare il cambiamento, che per convinzione e per forza di cose è già iniziato nei nostri comportamenti personali, nelle abitudini delle famiglie, nel modus operandi delle imprese». Unanime, a testimonianza della inevitabile trasversalità del tema ambientale, l’apprezzamento da parte di forze politiche e associazioni ambientaliste. «Grande soddisfazione per l’affermazione di un principio di tutela intergenerazionale», conclude il ministro delle Infrastrutture, Enrico Giovannini.

 di Adriana Logroscino

08 Febbraio 2022

(Fonte IL CORRIERE DELLA SERA | Animalia)