Animali Specie in via d’estinzione, la nuova Lista Rossa IUCN

Nel nuovo rapporto sugli animali a rischio estinzione dell’Unione Internazionale per la Conservazione della Natura, c’è una brutta notizia per il drago di Komodo e una bella per i rinoceronti.

Dal 1964 l’Unione Internazionale per la Conservazione della Natura, meglio nota come IUCN, compila una lista di tutte le specie più o meno a rischio di estinzione e ne valuta lo status e le prospettive di sopravvivenza a breve e lungo termine. La Red List dell’IUCN (e qui la Lista Rossa delle specie italiane a rischio) è lo strumento più completo e affidabile a nostra disposizione per tenere sotto controllo la situazione e decidere dove e quanto intervenire per cercare di salvare piante e animali a rischio.

ESTINZIONE: LA LISTA ROSSA 2020. Per questo, ogni aggiornamento pubblicato dall’IUCN è una notizia, e scatena ogni volta la caccia alla novità più interessante (o preoccupante). In questi giorni, che sono coincisi anche con il congresso dell’IUCN tenutosi a Marsiglia, è uscito l’ultimo di questi aggiornamenti: ci sono come sempre cattive notizie, ma ce n’è anche una buona che riguarda i rinoceronti di Sumatra (e anche noi).

LE CATTIVE NOTIZIE. Un’altra specie molto carismatica va ad aggiungersi alla lista delle specie in pericolo di estinzione: si tratta del drago di Komodo, che vive su un’isola che sta diventando sempre più piccola con l’innalzamento del livello del mare. Il drago di Komodo è, purtroppo, in buona compagnia: l’ultimo aggiornamento della Lista Rossa ci dice che due specie di squali su cinque sono a rischio di sparire a causa dell’attività umana, e che, su 138.000 specie monitorate, il 28% è avviato verso l’estinzione.

La situazione degli squali è particolarmente grave: su 1.200 specie studiate, il 37% rientra in una delle tre categorie che portano dritte verso la scomparsa (“vulnerabile”, “a rischio” e “a rischio critico”). Ma quello che preoccupa è la rapidità con cui sale questo valore: sette anni fa le specie di squali a rischio erano un terzo di meno.

UNA BUONA NOTIZIA. L’altra faccia della medaglia è che per la prima volta l’IUCN vara una condizione di colore opposto: viene infatti introdotto il Green Status, una sorta di lista verde per accogliere quelle specie i cui numeri stanno tornando a crescere, di solito come conseguenza della nostra opera di conservazione.

Il rinoceronte di Sumatra, per esempio, una delle prime specie a venire aggiunta alla Lista Rossa negli anni Sessanta, è anche una delle prime a guadagnarsi il Green Status: l’animale rimane “a rischio critico”, ma se riuscissimo a mantenere costanti i nostri sforzi, nel giro di un secolo il rinoceronte di Sumatra sarebbe al 50% del suo percorso per uscire dalla zona di pericolo. Un progresso lentissimo, che noi che scriviamo (e voi che leggete) non potremo vedere. D’altra parte, nessuno ha mai pensato di poter salvare il Pianeta in pochi giorni.

 Gabriele Ferrari

16 Settembre 2021

(Fonte FOCUS)

Foto Un rinoceronte di Sumatra fa parte delle specie a rischio. Caitlin Lamb/Shutterstock