Abbandona tra le lacrime la pentatleta Annika Schleu, cartellino nero per il suo allenatore Kim Raisner, autore dell’atto violento
Da prima a ultima. Dalla posizione numero uno a quella numero trentuno. Per Annika Schleu, pentatleta tedesca, il sogno di un oro olimpico (peraltro accarezzato da molto vicino) si è infranto a causa del comportamento del suo allenatore Kim Raisner, per il quale è stato decretato un cartellino nero. Squalificato dai Giochi Olimpici, ma perché?
L’episodio riguarda la gara femminile disputata nella giornata di venerdì. Nel pentathlon moderno, oltre a corsa, tiro, nuoto e scherma, è prevista anche l’equitazione, con un cavallo però sconosciuto che viene assegnato agli atleti solo venti minuti prima della gara. Poco il tempo per familiarizzare con l’animale, e sfruttato male dal team tedesco. Saint Boy (questo il nome del cavallo) è apparso visibilmente scosso e non ha permesso a Schleu di governarlo, mandando in fumo la sua occasione per conquistare il gradino più alto del podio. Un’altra beffa per lei, dopo aver chiuso quarta alle Olimpiadi di Rio 2016. Solo più tardi, però, sono emersi i reali motivi: Kim Raisner, l’allenatore, ha colpito il cavallo con il pugno. Ed è anche dalle registrazioni televisive che si sente Raisner ripetere all’atleta di “Colpire, colpire bene” l’animale, che nel frattempo si rifiutava di saltare gli ostacoli.
IL COMUNICATO
“Il comitato esecutivo dell’UIPM ha dato un cartellino nero all’allenatore della squadra tedesca Kim Raisner – ha scritto in una nota l’Unione Internazionale di Pentathlon Moderno -, squalificandolo dai Giochi Olimpici di Tokyo 2020. La sua azione è stata ritenuta una violazione delle regole di gara. La decisione è stata presa oggi allo stadio di Tokyo prima della ripresa della competizione maschile”.
di Gregorio Spigno
7 Agosto 2021
(Fonte LA GAZZETTA DELLO SPORT)