“Cresce il rischio del virus rabbia”, gli Stati Uniti vietano l’ingresso ai cani provenienti da 100 Paesi

Gli Stati Uniti prevedono un divieto di un anno sui cani importati da più di 100 paesi in cui la rabbia è ancora un problema. I quattro-zampe provenienti da quei paesi richiedevano già la prova della vaccinazione antirabbica, ma ora le autorità sanitarie affermano che c’è stato un picco nel numero di cuccioli a cui è stato negato l’ingresso perché non erano abbastanza grandi per essere completamente vaccinati. Il divieto annunciato lunedì dai Centri per il controllo e la prevenzione delle malattie entrerà in vigore il 14 luglio. , ha applaudito la decisione. «Vogliamo essere sicuri di portare cani sani nel paese, specialmente se saranno animali domestici» ha detto Douglas Kratt, presidente dell’American Veterinary Medical Association.

Il divieto si applica ai cani che entrano o ritornano nel Paese, compresi gli animali domestici o quelli destinati alla vendita e alle adozioni. Ciò significa che se una coppia americana portasse il proprio cane in Belize, non sarebbe in grado di riportarlo a casa con loro a meno che il quattro-zampe non trascorra prima sei mesi in un paese che non è ad alto rischio di rabbia. Verranno fatte eccezioni per alcune situazioni, inclusi cani guida per non vedenti o stranieri che si trasferiscono negli Stati Uniti con i loro animali domestici. La maggior parte dei cani recentemente rifiutati proveniva da soli tre paesi: Russia, Ucraina e Colombia. Ma numerosi casi di cani respinti ai controlli ha spinto le autorità sanitarie a vietare l’accesso da tutti i Paesi in cui anche il rischio di rabbia è alto. I cani di età inferiore ai 4 mesi non sono ammessi perché le vaccinazioni antirabbiche non hanno pieno effetto prima che un cane abbia quell’età.

La rabbia è solitamente una malattia mortale negli animali e nell’uomo, causata da un virus che colpisce il sistema nervoso centrale. E il modo più comune per trasferirlo è quello di un morso di un animale infetto. Non esiste una cura per questo una volta che i sintomi iniziano, ma può essere prevenuto attraverso la vaccinazione.

I cani erano un tempo portatori del virus della rabbia negli Stati Uniti, ma il tipo che normalmente circola nei cani è stato eliminato nel Paese attraverso le vaccinazioni negli anni ’70. Nel 1988 è stato introdotto dal Messico un nuovo tipo di rabbia canina: si è diffuso ai coyote selvatici e ci sono voluti 19 anni per eliminarlo.

La maggiore attenzione nei confronti di questo problema deriva anche dall’aumento di animali domestici adottati dagli americani alla ricerca di una compagnia “pelosa” durante la pandemia. Ma allo stesso tempo, sempre complice la pandemia, alcuni programmi di vaccinazione contro la rabbia dei cani hanno dovuto essere sospesi o cancellati aumentando il rischio della rinascita del problema rabbia.

di Redazione

15 Giugno 2021

(Fonte LA STAMPA| LaZampa.it)