La padrona è morta e dell’animale non poteva occuparsi nessuno. Così Gian Pietro Garoli, sindaco di Casalbuttano ed Uniti ha deciso di acquistare l’abitazione
Ha perso la sua padrona, morta nei giorni scorsi dopo mesi di malattia, ma Willy, cane meticcio di otto anni, non dovrà lasciare la propria casa: merito di Gian Pietro Garoli, sindaco di Casalbuttano ed Uniti (nel Cremonese), che ha deciso di adottare l’animale e di acquistare l’abitazione, in modo che lui vi possa rimanere senza essere disturbato.
“Io e Willy siamo amici da tempo. Lo incontravo con la signora Teresa, la sua padrona, tutte le mattine e tutte le sere, dato che io abito poco lontano – racconta Garoli – Lei l’aveva adottato e nel periodo della malattia, in cui è sempre stata assistita dalla figlia, era preoccupata per il futuro del cane. Sapeva che per lui cambiare casa sarebbe stato un trauma”.
Ed è stato proprio Willy ad avvisare a modo suo il sindaco del fatto che la signora Teresa, 77enne, se ne fosse andata: “Stavo andando a trovarlo per portargli da mangiare e lui non mi è corso incontro festoso come al solito, quindi ho capito subito che c’era qualcosa che non andava – continua il primo cittadino – Teneva in bocca una vecchia ciabatta della signora e si rifiutava di lasciarla andare, sbatteva la testa e guaiva. Un quarto d’ora dopo la figlia di Teresa, che negli ultimi mesi ospitava la madre a casa sua, mi ha scritto un messaggio per darmi la brutta notizia”.
Così ecco l’idea, “un po’ folle, che mi è venuta una notte: ho comprato la casa. In questo modo Willy può rimanere nell’ambiente che conosce e in cui si sente a proprio agio – prosegue il sindaco – Ora tutti i suoi documenti e il microchip sono a mio nome. L’ho adottato a tutti gli effetti e vado ovviamente a fargli visita tutti i giorni, ma lui sta a casa sua. La figlia di Teresa mi ha espresso tutta la sua gratitudine per questo”.
Un gesto che per Garoli è stato spontaneo: “Ho insegnato filosofia per una vita e per me è evidente che gli animali hanno emozioni e sentimenti ben definiti – sottolinea – Ho portato Willy dal veterinario nei giorni scorsi e mi ha confermato che sta benissimo fisicamente, ma è stressato. Semplicemente sta soffrendo e dobbiamo rispettare il suo lutto. Non sono ‘solo animali’ come pensa qualcuno”.
Qualcuno si è fatto avanti per acquistare la casa, ma il sindaco ha respinto tutte le offerte: “L’ho comprata per Willy e lì deve abitare lui, fine del discorso” conclude.
Garoli ha provato a portare Willy a casa propria, “ma lui si rifiutava di rimanerci. E la figlia della signora Teresa, che abita a Cremona, ha già due gatti, quindi non può tenerlo”.
Così ecco l’idea, “un po’ folle, che mi è venuta una notte: ho comprato la casa. In questo modo Willy può rimanere nell’ambiente che conosce e in cui si sente a proprio agio – prosegue il sindaco – Ora tutti i suoi documenti e il microchip sono a mio nome. L’ho adottato a tutti gli effetti e vado ovviamente a fargli visita tutti i giorni, ma lui sta a casa sua. La figlia di Teresa mi ha espresso tutta la sua gratitudine per questo”.
Un gesto che per Garoli è stato spontaneo: “Ho insegnato filosofia per una vita e per me è evidente che gli animali hanno emozioni e sentimenti ben definiti – sottolinea – Ho portato Willy dal veterinario nei giorni scorsi e mi ha confermato che sta benissimo fisicamente, ma è stressato. Semplicemente sta soffrendo e dobbiamo rispettare il suo lutto. Non sono ‘solo animali’ come pensa qualcuno”.
Qualcuno si è fatto avanti per acquistare la casa, ma il sindaco ha respinto tutte le offerte: “L’ho comprata per Willy e lì deve abitare lui, fine del discorso” conclude.
di Lucia Landoni
03 Giugno 2021
(Fonte LA REPUBBLICA | Milano)