Milioni di animali sono ancora sconosciuti all’uomo, ecco la mappa di dove (probabilmente) sono

Si chiama “Map of Life” ed è stata creata per sapere dove trovare le specie che non abbiamo mai visto.

Può sembrarci incredibile ma sulla Terra ci sono migliaia di specie che non sono mai state viste da noi umani, e di conseguenza non sono mai state studiate né catalogate. Se ne trovano ogni anno, in luoghi remoti, inaccessibili o poco abitati, come le grandi montagne dell’Africa, le foreste pluviali, le zone tropicali e lagunari e gli atolli sperduti.

C’è un dato ancora più sorprendente: secondo diversi studi, tra cui uno dell’Università di Yale, gli animali che conosciamo sarebbero soltanto il 13% di quelli esistenti. Alcune stime scientifiche parlano addirittura solo del 1,5% delle specie. Il che significa che il 98,5% sono ancora da scoprire.

I ricercatori e gli scienziati, anno dopo anno, studiano gli ambienti naturali con enormi sforzi, ma non basta: in tempi di riscaldamento globale e crisi ecologica molte specie rischiano di estinguersi senza mai essere state osservate. Per questo è urgente scoprire più in fretta dove sono le specie sconosciute, in modo da poterle catalogare e, di conseguenza, proteggere.

Una nuova mappa, sviluppata dai ricercatori Mario Moura e Walter Jetz è nata proprio con questo obiettivo: individuare quali ambienti della Terra nascondono più specie sconosciute, in modo da poter essere preservati e studiati per primi.

I due scienziati hanno creato un modello che riesce a individuare dove sono le specie sconosciute, soprattutto di vertebrati, il tutto sulla base di fattori biologici e ambientali associati agli oltre 32 mila vertebrati già noti ai biologi.

Questa scoperta offre alla comunità scientifica uno strumento in più per arginare la crisi della biodiversità che sta affrontando il nostro pianeta, una crisi in cui stiamo perdendo specie conosciute (e certamente anche sconosciute) a un ritmo allarmante.

Grazie a questa mappa è finalmente chiaro dove intervenire con assoluta priorità, quali zone del mondo vanno considerate quando parliamo di danni del riscaldamento globale, e quali aree dobbiamo studiare per trovare, e possibilmente salvare, gli animali rari, quelli che non conosciamo e quelli in via di estinzione.

Secondo Moura, coautore dello studio e ricercatore nel laboratorio brasiliano diretto da Jetz, “le possibilità di essere scoperte e descritte a breve non sono uguali tra le specie”. Al contrario, le probabilità di trovare parenti dei nostri grandi vertebrati sono poche, mentre sono molte quelle di trovare nuove specie di piccoli animali come rettili e roditori. Ci sono infatti animali che abitano fessure inaccessibili, grotte, lagune e località impervie in cui l’uomo non ha quasi nessuna possibilità di accesso. Sono questi i posti in cui molte nuove specie si trovano, insieme a foreste pluviali, fiumi e boschi.

Che tipo di nuovi animali dovremmo aspettarci? Secondo il modello dei ricercatori – che il team ammette che potrebbe avere un minimo grado di imprecisione – oggi gli anfibi e i rettili sono gli animali sconosciuti più abbondanti tra i vertebrati terrestri.

I paesi in cui dovremmo aspettarci più nuovi animali sono Madagascar, la celebre isola al sud del continente africano, l’Indonesia, che conta centinaia di isole diverse e in molti casi completamente disabitate e infine il Brasile, che con le sue enormi distese di foreste ospita migliaia di specie di rettili, pesci, uccelli e insetti.

In un periodo come quello attuale, dove sono tanti i ricercatori impegnati a far fronte alla cosiddetta “sesta estinzione di massa”, che è già in atto, la mappa che mostra dove sono gli animali in via di estinzione è una risorsa importante. Per questo la scoperta è stata riportata su Nature Ecology & Evolution, e la versione interattiva della mappa delle specie non scoperte è stata resa pubblica e interattiva.

di Redazione

28 Marzo 2021

(Fonte Esquire)

Foto: GettyImmages