Secondo l’assessora Nicoletta Paci si tratta di un testo tra “i più avanzati in Europa e nel mondo”.
Tra le novità maggiormente significative c’è il patentino per i proprietari di alcune razze considerate particolarmente aggressive e l’istituzione della figura del garante per il benessere animale.
Diventa obbligatoria inoltre la cintura di sicurezza per gli animali trasportati in auto e il divieto di cucinare i crostacei vivi; vietato anche bloccare le chele e lasciarli vivi e agonizzanti sul ghiaccio.
Non è passato, invece, il divieto di posizionare aghi sui tetti. L’idea era stata pensata per proteggere alcune specie a rischio come i rondoni.
Ma a far discutere è stato in particolare il collare a strozzo per i cani. La prima versione del regolamento lo voleva bandire, ma l’opposizione della Lega ha portato al compromesso proposto dal consigliere di Effetto Parma, Stefano Fornari: l’uso di questi collari è consentito solo a veterinari comportamentisti, educatori o istruttori cinofili, ma per ragioni di sicurezza il cittadino può chiedere al proprio veterinario comportamentista un’autorizzazione scritta per l’utilizzo.
Lunedì la commissione che si è riunita sul tema aveva cercato, dopo tre ore di discussione, di portare e ordine e accordo tra tutti, ma non è bastato.
La discussione è durata a lungo anche durante il consiglio, portando la segretaria generale, Anna Messina, a intervenire per portare un po’ di ordine tra la moltitudine di richieste dei consiglieri.
Il clima acceso e gli estenuanti appelli per le votazioni ha portato invece il consigliere del gruppo misto, Marco Maria Freddi, a prendere una posizione netta: “Sono felice di tutto questo interesse al mondo animale, non umano. Ma la domanda è, tutti i fautori della animalità, sono vegetariani? Se la risposta è no, evitate di fare regolamenti sul benessere animale. Siete solo ipocriti”.
L’assessora Paci ha voluto concludere ricordando che prendere un animale “comporta delle responsabilità. Non sono giocattoli da regalare a Natale e far sparire prima delle vacanze estive”.
(Ari.Be)
30 dicembre 2020
(Fonte LA REPUBBLICA)