In inverno, malgrado la pelliccia, il nostro amico a quattro zampe ha bisogno di qualche accortezza in più, soprattutto nelle passeggiate all’aria aperta. Le strategie da impiegare per accudirlo nel migliore dei modi.
di Anna Costalunga
Arriva l’invero, le temperature scendono velocemente. Ovunque si sente dire “Fa freddo cane”. Questa espressione nasce dal fatto che, soprattutto in passato, per difendere la proprietà, i cani venivano tenuti all’aperto anche d’inverno. Per descrivere un freddo che ci pare insopportabile immaginiamo semplicemente di sentirci come un animale da guardia al riparo di una gelida cuccia.
Oggi, per fortuna, il rapporto tra noi e i nostri pet è molto cambiato. I cani sono coccolati, vezzeggiati e curati come veri e propri membri della famiglia. Difficilmente rischiano di rimanere al gelo. Ma c’è un pregiudizio ancora da sfatare: che la loro pelliccia possa costituire di per sé un efficace baluardo al freddo intenso.
In realtà, durante l’inverno è molto importante proteggere i nostri amici pelosi dalle basse temperature e dalle intemperie. Esiste una vera e propria tabella – che ogni veterinario conosce – per misurare la resistenza al freddo dell’animale in base al peso, alla razza e al tipo di pelo. Per avere un’idea, possiamo affermare che 4 gradi rappresentano già una zona di pericolo per cani di piccola taglia, che raggiungono la soglia critica quando la temperatura arriva ad 1 grado, rischiando addirittura la morte nel caso in cui scenda di 6 gradi sotto lo zero. Lo stesso accade, ai cani di grande dimensione, se si superano i 12 gradi sotto lo zero. Ernie Ward, un veterinario americano molto noto nel suo Paese per l’impegno a favore del benessere degli animali domestici, stanco di sentire i proprietari affermare che una pelliccia e una cuccia riscaldata siano sufficienti a proteggere il loro 4 zampe dal gelo, ha deciso un giorno di passare una notte all’aperto, un una casetta per cani. Così,una sera d gennaio, coperto da una attrezzatura da sci antigelo e armato di una videocamera, un termometro e un timer, Ward ha trascorso una tipica notte invernale nel gelido Illinois. Nonostante non ci fosse neve sul terreno, non soffiasse vento forte e la temperatura esterna fosse di meno 11 gradi, nella cuccia si registravano 5 gradi sotto lo zero. Dopo circa 1 ora e mezza la temperatura era salita di un grado ma intanto sulle pareti si stavano formando cristalli di ghiaccio. Dopo 3 ore e mezza la temperatura all’interno raggiungeva gli 8 gradi sotto lo zero, e il veterinario era stanco e spossato, mentre la sua temperatura interna scendeva a 34 gradi. Terminato l’esperimento Ward poteva dunque affermare che nessun cane o essere umano può resistere a lungo in una situazione di freddo estremo, senza subire gravi – e forse irreversibili – danni alla salute. Naturalmente, come già accennato, molto dipende dalla salute, dalla razza e anche dall’età dell’animale. Alcune razze, come i Chihuahua e i Bassotti temono particolarmente il freddo, mentre altre come gli Husky e i Terranova, per le dimensioni, il tipo di pelliccia e, non da ultimo, il luogo di provenienza, vivono l’inverno con minori difficoltà.
E’ chiaro poi che un cane con problemi di salute o anziano debba essere maggiormente protetto. Dunque, per loro, devono valere le regole di carattere generale, ma con un occhio di riguardo in più.
Fondamentale nella stagione fredda è evitare ai nostri amici pericolosi sbalzi di temperatura: passare dal caldo al freddo in maniera repentina rischia infatti di esporli a pericolose infreddature. Evitiamo anche, per quanto possibile, di farli uscire nelle ore più gelide e, al ritorno dalla passeggiata, asciughiamo bene le zampe per evitare che restino umide. La toeletta è importante: spazzoliamo bene il mantello per stimolare la circolazione sanguigna e favorire la ricrescita del sotto pelo che fornisce una barriera naturale contro i fattori ambientali.
Anche un cappottino può aiutare il nostro amico, se è particolarmente sensibile al freddo. I migliori, attualmente, sono quelli impermeabili imbottiti di pile, un materiale isolante che asciuga rapidamente e protegge dall’umidità.
Inoltre, è importante evitare lavaggi troppo frequenti poiché con l’acqua vengono via anche gli oli protettivi presenti sulla pelle, con il rischio di provocare secchezza e desquamazione della cute.
Per evitare le ustioni da freddo, possiamo ricorrere alle apposite scarpette o alle creme in commercio, ricordando che anche il sale sparso sul terreno gelato è un fattore irritante. Il cane, infatti, può ingerirlo, leccandosi. I veterinari consigliano sempre di pulire i polpastrelli con un panno umido o di sciacquarli con acqua al ritorno dalle passeggiate.
Ricordiamo sempre che il freddo intenso può essere pericoloso non solo in cuccia, ma anche nel vano dell’automobile. In entrambi i casi, infatti, il cane può incorrere nel rischio di ipotermia o congelamento, soprattutto nelle ore serali. Ed evitiamo scaldini elettri o stufette, che al rischio esalazioni aggiungono quello di rimanere fulminati.
FIDO IN SETTIMANA BIANCA
Le vacanze sulla neve con il nostro amico sono una esperienza da non perdere. I cani adorano la neve, perché possono saltare e rotolarsi dentro, e fanno di tutto per dimostrarlo. Una volta certi che la struttura scelta per la nostra vacanza sia “pet friendly”, possiamo iniziare a pianificare il viaggio, che sia un weekend o una settimana. Nella valigia del nostro amico, non devono mancare, oltre al suo solito cibo, un impermeabile, il libretto sanitario con le vaccinazioni e i suoi giochini preferiti.
Prima di partire facciamo un salto dal veterinario per controllare la lunghezza delle unghie, se fossero troppo lunghe rischierebbero di spezzarsi sul terreno ghiacciato. Non dimentichiamo di controllare, una volta sul posto, che non si creino tagli o abrasioni causate dal ghiaccio.
Un cane è sempre felice di seguire il suo umano in ogni circostanza, ma non può rimanere troppo a lungo da solo in una sconosciuta stanza d’albergo. Sarebbe opportuno informarsi se, presso la struttura o nelle vicinanze, sia attivo un servizio di dog sitting, in modo da poter trascorrere alcune ore separati ma in serenità.
In ultimo, un avvertimento: la neve nasconde gli odori e le tracce seguite dai cani. Il rischio è che durante la passeggiata o in un momento di gioco, il nostro amico possa smarrirsi. Per evitare che la vacanza si trasformi in incubo è fondamentale non dimenticare il guinzaglio o, se vogliamo vederlo correre libero e felice, evitare di perderlo d’occhio. Una distrazione potrebbe costare cara.
Novembre 2020
(Fonte Mensile 50&più)