Covid, Lav: “Bisogna vietare gli allevamenti di visoni, sono “serbatoi” del virus”

Petizione dell’associazione animalista al governo: c’è pericolo di mutazioni del virus

Vietare in Italia gli allevamenti di visoni per farne pellicce, che evidenze scientifiche indicano come «dei veri e propri serbatoi del virus Sars-Cov-2». E’ quanto chiede al Governo la Lav-Lega antivivisezione, che ha attivato una petizione in proposito. «Il virus –  spiega –  per le condizioni di allevamento intensivo in cui migliaia di animali convivono in spazi estremamente limitati, trova un ambiente ideale per replicarsi, evolvere e dunque subire mutazioni».

Da qui la necessità, secondo il prof. Nicola Decaro del Dipartimento di Medicina Veterinaria presso l’Università di Bari, e presidente dell’Associazione Italiana Infettivologi Veterinari, di «mantenere alta l’attenzione anche sul mondo animale attraverso una continua sorveglianza epidemiologica e molecolare». «Quando un virus muta – spiega Simone Pavesi, responsabile Lav Area Moda Animal Free – c’è il rischio che cambi le proprietà. Può diventare più contagioso, più mortale, o possono verificarsi mutazioni che rendono difficile trovare un vaccino e sviluppare farmaci. Ha senso continuare ad allevare migliaia di visoni per la produzione di pellicce sapendo che, oltre alla sofferenza arrecata agli animali, questa pratica può portare alla ulteriore diffusione del coronavirus e, anche in una forma mutata e potenzialmente più pericolosa?».

Secondo la Lav il virus è stato trasmesso ai visoni dagli allevatori o dagli addetti ai lavori collegati alle strutture: questi animali, dopo aver contagiato i loro simili (stipati in piccole gabbie con anche 90mila individui) hanno nuovamente infettato alcuni lavoratori che, a loro volta, hanno disperso il virus (mutato) nella comunità. La Lav ricorda che in Europa molti Stati hanno già vietato gli allevamenti di animali da pelliccia, tra cui il Regno Unito, l’Austria, la Francia e la Germania. Per questo l’associazione chiede al ministro della Salute Roberto Speranza di vietare da subito l’allevamento di visoni (e di altri animali per la produzione di pellicce).  

22 ottobre 2020

(Fonte La Stampa/La Zampa.it)