Test sugli animali per alcool, tabacco e droghe: respinta la proroga, saranno vietati dal prossimo 1° gennaio

Non ci saranno proroghe al divieto di sperimentazione animale per le sostanze d’abuso: dal 1° gennaio prossimo non sarà più possibile effettuare esperimenti sugli animali per testare gli effetti e i danni provocati da alcool, tabacco e altre droghe.

Lo hanno deciso la Commissione Senato e il Ministero della Salute, che hanno bocciato la proposta della Senatrice Cattaneo con la quale si chiedeva un’ulteriore proroga al divieto, la cui entrata in vigore è già slittata due volte dalla sua approvazione.

“E’ stato sonoramente bocciato dalle Commissioni del Senato con l’importante parere negativo del Ministero della Salute, l’emendamento della senatrice a vita Cattaneo al Decreto Legge Semplificazione, presentato con la scusa di una procedura d’infrazione della Commissione Europea, tutta da discutere ancora nel merito e non a caso ferma da quattro anni“, ha commentato la LAV, Lega antivivisezione, in un Comunicato Stampa.

Secondo LAV si tratta di esperimenti inutili e dannosi ed è necessario che il Ministero della Salute si pronunci in fretta in merito alle alternative che dovranno essere adottare in sostituzione ai test sugli animali.

Costretti a fumare l’equivalente di 266 sigarette al giorno, o obbligati a inalare i vapori dell’alcol. Poi uccisi e sezionati. Anche se gli animali non fumano, non bevono e non si drogano, questo è quello che succede ogni giorno a migliaia di loro.

In Italia le sostanze d’abuso come il fumo, l’alcol e le droghe vengono ancora testate su migliaia di animali, compresi cuccioli e femmine incinte,e spesso senza anestesia. Per fortuna, ancora per poco…

LAV sottolinea che il Ministero della Salute avrebbe dovuto trasmettere alle Camere la Relazione sulla sperimentazione delle droghe d’abuso entro il 30 giugno scorso.

Sebbene i “pro sperimentazione” abbiano commentato in modo positivo tale relazione, al momento il documento non risulta pubblico e dunque non si conoscono né le alternative che verranno adottate per i test sulle sostanze di abuso né il destino dei laboratori che continuano a effettuare esperimenti di questo tipo sugli animali.

“Chi ha esultato per la presunta mancanza di alternative a questi esperimenti, non essendo pubblica la Relazione, lo ha fatto perché l’ha scritta in buon parte come già avvenuto negli scorsi anni per i pareri dell’inutile Centro di referenza del Ministero sui metodi alternativi? I Ministri Speranza e Manfredi firmino il decreto di spendibilità non facendo perdere allo sviluppo della ricerca scientifica ed eticamente compatibile, i 6 milioni di euro destinati, grazie ad alcuni emendamenti, agli esperimenti sostitutivi dell’uso degli animali, sui quali il nostro Paese è molto indietro”, conclude LAV.

di Tatiana Maselli

31 agosto 2020

(Fonte greenMe /Lav)