La Corea del Nord ha lanciato un giro di vite che vede coinvolti i cani da compagnia e i loro padroni con i primi che saranno confiscati e il divieto di possesso successivo per i secondi. Questo, il sunto dell’ordinanza imposta da Kim Jong-un nel luglio scorso, resa nota dall’edizione inglese del quotidiano sudcoreano Chosun Ilbo che spiega le direttive già messe in campo dalle autorità. Tra le motivazioni dell’ordinanza, «le scorte di cibo che scarseggiano» e la «necessità di proteggere il Paese dalla decadenza capitalista».
Lo stesso leader Kim Jong-un, stando al quotidiano sudcoreano, avrebbe definito il possesso di animali domestici come «una tendenza contaminata dall’ideologia borghese». Così, mentre le famiglie incriminate sarebbero già state identificate dalle autorità, l’allarme dei proprietari e delle associazioni internazionali cresce. Che ne sarà di quei cani? Secondo il Chosun Ilbo, alcuni di quei cani potrebbero essere trasferiti allo zoo. Per gli altri, indubbiamente meno fortunati, la sorte potrebbe essere ben più crudele, visto che finirebbero per essere trasformati in pietanza al ristorante.
di Remo Sabatini
Giovedì 20 Agosto 2020
(Fonte IL MESSAGGERO – Animali)