Macao salva i suoi 500 levrieri abbandonati dopo la chiusura del ” cinodromo dell’orrore”

 

 

Le autorità dell’ex colonia portoghese hanno deciso la chiusura della grande struttura dopo le dure proteste delle associazioni animaliste. I cani, tenuti in struttture fatiscenti, erano in stato di abbandono e ora sono affidati ai veterinari. Si apre la strada delle adozioni MACAO – Sono salvi i cani di Macao. Si tratta, per la precisione, di oltre 500 levrieri abbandonati in seguito alla chiusura dell’unica pista per la corsa dei cani di tutta l’Asia. Proprio l’ex colonia portoghese, una delle regioni amministrative speciali della Cina insieme a Hong Kong, era l’unico luogo in Cina in cui la corsa dei cani era legale. La chiusura è stata decisa oggi dopo le dure proteste da parte dei gruppi animalisti che hanno accusato la struttura di gravi maltrattamenti dei cani: alcuni sarebbero stati sottoposti ad “eutanasia” per il loro scarso rendimento sportivo sulla pista.

In particolare, il cinodromo rischia di dover affrontare dure misure legali per aver vialto l’Animal Protection Act: tra i rilievi, anche quello di aver continuato a tenere gli animali in strutture fatiscenti.

Le autorità hanno trovato in loco ben 533 levrieri: una dozzina soffrivano di una malattia della pelle ed altre malattie e ora sono stati affidati alle cure di un gruppo di veterinari. Alcuni attivisti sostengono, peraltro, che alcuni dei cani sarebbero finiti nelle grinfie di “mediatori senza scrupoli” che cercano di trarre profitto sul mercato del sangue per le trasfusioni animali.

Quella della corsa dei cani era una tradizione forte a Macao, da oltre cinquant’anni. Negli anni Sessanta, grandi folle potevano raccogliersi nello stadio, cui l’amministrazione di Macao aveva comunicato lo sfratto già l’anno scorso, in seguito ad un vasto piano di riqualificazione di ampie aree urbane. Il cinodromo è di proprietà dell’imprenditrice miliardaria Angela Leong, membro del consiglio legislativo di Macao e quarta moglie del magnate dei casinò Stanley Ho: da parte della donna sua nessun commento sulla vicenda. L’assocazione animalista internazionale Peta (People for the thical Treatment of Animals), ha chiesto con forza al governo di Macao di affidare i levrieri a gruppi locali per la protezione animale, che dovrebbero poi occuparsi di darli in “adozione”. Vi sarebbero richieste in tal senso in arrivo da Hong Kong, dall’Europa, dagli Stati Uniti e da alcuni residenti di Macao.

(Fonte La Repubblica.it)