L’ambulatorio nasce dalla sinergia tra LAV e Comunità di Sant’Egidio. I veterinari potranno prendersi cura degli animali di persone in condizione di fragilità
Le famiglie che vivono una condizione di fragilità sociale e che accolgono, in casa, un animale domestico hanno a disposizione un servizio in più. La LAV, in collaborazione con la Comunità di Sant’Egidio, nella mattinata del 22 ottobre ha infatti inaugurato il primo ambulatorio di veterinaria sociale della città. “La sinergia tra LAV e Comunità di Sant’Egidio è molto importante per salvaguardare il prezioso legame che unisce le persone ai loro animali e concretizzare il principio di One Health – ha commentato Gianluca Felicetti, il presidente della LAV durante l’inaugurazione – Prendersi cura di un animale richiede molte risorse, non solo economiche, e spesso le persone con difficoltà non possono più far fronte a tutto ciò di cui i loro cani e gatti necessitano, arrivando persino a rinunciare ad essere curati pur di non lasciare soli i loro quattro-zampe”.
A beneficiare del servizio saranno 400 persone, nel primo anno di attività. Un’operazione che viene resa possibile a fronte di una spesa stimata, per i primi 12 mesi, tra gli 80 ed i 100 mila euro. Importi che si sommano agli altri 170 mila euro necessari per l’attivazione dell’ambulatorio. Fondi che vengono reperiti grazie alla generosità dei soci di chi organizza il servizio.
“L’ambulatorio che offrirà visite, interventi e cure gratuite è un presidio veterinario che garantirà agli animali il diritto alla cura: un punto di approdo concreto delle attività che LAV porta avanti da anni in collaborazione con Sant’Egidio per non lasciare soli gli anziani soli e le famiglie che condividono la propria vita con un cane o un gatto” ha dichiarato Alessandra Ferrari, responsabile dell’area animali familiari LAV. Quello tra la Lega Antivivisezione e la comunità di Sant’Egidio è un rapporto maturato durante il lockdown. Nel 2020 infatti le due realtà hanno cominciato a collaborare per aiutare famiglie che avevano bisogno di nutrire gli amici a quattro zampe, di farli visitare, portarli in giro.
Un buon esempio per le amministrazioni
Al taglio del nastro, nel nuovo ambulatorio, oltre a Gianluca Felicetti, presidente della LAV e Massimiliano Umani della Comunità di Sant’Egidio, hanno preso parte rappresenti del parlamento, il viceministro Maria Teresa Bellucci, consiglieri ed assessori capitolini. Una buona notizia visto che “un nostro obiettivo – ha commentato Felicetti – è anche sollecitare così le amministrazioni pubbliche a fare la nostra stessa cosa per rispondere efficacemente a questa esigenza sociale e rafforzare gli esempi positivi che fra gli altri, la regione Piemonte e i comuni di Milano e Modena hanno iniziato a realizzare, così come a rendere più importante il primo piccolissimo fondo previsto dalla scorsa legge di bilancio”.
“Rientra tra gli obiettivi di questa amministrazione garantire agli animali il diritto ad essere curati” ha commentato l’assessora all’ambiente Sabrina Alfonsi ricordando anche la costruzione dell’ospedale veterinario pubblico nel canile della Muratella. Quello invece realizzato dalla Lega Antivivisezione, che Alfonsi ha ringraziato, rappresenta “un passo importante per la giustizia sociale” visto che “garantire l’accesso alle cure mediche tutela in primis gli animali, ma promuove anche il benessere delle persone con cui essi vivono”.
Per gli stessi motivi ha dichiarato la propria soddisfazione anche l’assessora capitolina al sociale Barbara Funari. “Speriamo che altre città d’Italia – ha aggiunto Funari – possano ora seguire l’esempio virtuoso avviato dalla Lav nella Capitale per offrire aiuti concreti anche a tanti anziani che non possono privarsi dell’affetto del loro animale che considerano un membro della propria famiglia e che rappresenta un valido supporto anche contro la solitudine”. L’ospedale di veterinaria sociale si trova in viale Regina Margherita, presso la sede della Lav.
“Trovo sia importantissimo offrire un simile servizio – ha commentato anche la garante degli animali Patrizia Prestipino, presente all’inaugurazione – perché bisogna aiutare chi aiuta gli animali. Il compito del Garante è anche questo, sostenere il benessere degli animali ma anche tutte le cittadine e i cittadini che si prendono cura di loro. E trovo giusto e importante – ha aggiunto – anche il metodo seguito, che è quello di portare l’assistenza e la risposta ai bisogni il più possibile vicino alle persone. Una buona pratica da prendere a modello anche da parte delle istituzioni, come del resto ha fatto e continua a fare fin dal suo esordio l’amministrazione Gualtieri”.
di F.G.
22 Ottobre 2024
(Fonte ROMATODAY)