Il direttore sanitario Calavalle: una presenza che porterà grandi benefici
VIADANA – Chiunque abbia visto un anziano che vive in casa da solo occuparsi quotidianamente di un cane, o di un gatto, tanto da considerarlo quasi un figlio o un nipotino da curare e a cui affezionarsi con naturale apprensione e soddisfazione, non potrà che essere contento della notizia che arriva dalla Rsa Grassi, che ha aperto le porte all’ingresso degli animali d’affezione: cani e gatti, appunto, ma anche conigli da compagnia. La novità è stata introdotta dal direttore sanitario, il dottor Michele Calavalle.
«Gli effetti positivi del rapporto con gli animali domestici sono dimostrati da anni di ricerche, la sola presenza di un animale può migliorare la qualità della vita e le condizioni di salute dell’uomo», spiega Calavalle. «Gli animali da compagnia svolgono un ruolo importante nella cura dei malati, infatti è dimostrato che un animale può calmare l’ansia, trasmettere calore affettivo, aiutare a superare lo stress e la depressione, soddisfare bisogni di affetto e sicurezza. Oltre a garantire la sostituzione di affetti mancanti o carenti, il contatto con l’animale è particolarmente adatto a favorire i contatti interpersonali, offrendo spunti di conversazione, di ilarità e di gioco, rappresentando un valido aiuto per le persone».
L’ingresso degli animali alla casa di riposo è consentito nel rispetto di un preciso regolamento messo a punto dallo stesso Calavalle, con l’obiettivo di garantire la sicurezza degli ospiti e norme uguali per tutti. Cani, gatti e conigli possono stare solo al piano terra e nel giardino, mentre l’accesso alle camere sarà autorizzato dal responsabile sanitario solo in particolari condizioni cliniche o in casi particolari, per esempio quando l’ospite è impossibilitato ad abbandonare il letto. Gli animali, naturalmente, saranno ‘accompagnati’, cioè potranno entrare alla Rsa con una persona maggiorenne, o comunque in grado di gestirli, e rispettando una serie di direttive. Fondamentale la presenza del libretto sanitario che attesti la buona salute dell’animale e le dovute vaccinazioni. Durante la visita i cani devono essere condotti al guinzaglio e chi li porta dovrà avere a disposizione anche la museruola, mentre i gatti o i conigli devono essere trasportati nell’apposita gabbietta, almeno fino al momento della visita all’ospite della casa di riposo.
E se l’animale fa il suo ‘bisognino’? Indispensabile avere con sé l’idonea attrezzatura per la raccolta delle deiezioni. Non si corre il rischio che qualcuno dei ricoverati venga infastidito dalla presenza degli amici a quattro zampe? La possibilità esiste, ecco perché gli accompagnatori devono avere la massima cura per impedire che gli animali sporchino, creino disturbo o danni, mantenendo un costante controllo nel rispetto delle indicazioni del personale, delle norme igieniche e inerenti la sicurezza.
di Nicola Barili
22 Luglio 2024
Fonte LA PROVINCIA di Cremona