Quando è rimasta vittima dell’incidente sulla Laurentina, la 67enne stava tornando a casa dopo aver comprato il cibo per i suoi amati animali
Aveva dedicato la vita agli animali, la sua casa era un rifugio per cani e gatti e di tanti altri si prendeva cura a distanza. Ora che Simona Cardone non c’è più, rimasta uccisa nell’incidente provocato su via Laurentina – poco lontano da dove viveva – da una Tesla guidata da un ventenne a folle velocità, è scattata una vera e propria catena di solidarietà per continuare a garantire attenzione e amore a tutti quei trovatelli rimasti orfani.
Gli appelli si sono moltiplicati sui social, e in meno di 24 ore tutti gli animali di Simona, 20 i gatti e 2 i cani che teneva in casa, hanno trovato qualcuno che li accudisse. «Spero che tanto interesse non mancherà quando arriverà il momento più complesso di trovare una nuova vita agli animali per cui lei ha dato la sua», si legge nel post pubblicato su Facebook da Alessia Campoli, la volontaria che ha dato il via alla catena di solidarietà. Anche Rinaldo Sidoli, portavoce di Alleanza popolare ecologista, ha lanciato un appello: «Simona Cardone era un’amante degli animali e accudiva diverse colonie da Pomezia alla Laurentina a Pavona.
Aveva preso in adozione diversi gatti randagi, circa una ventina, e due cani. La sua morte improvvisa, oltre all’immenso dolore per una vita stroncata in questo modo, pone un problema riguardo all’accudimento dei suoi animali. Chiediamo a tutte le associazioni animaliste e a tutti i volontari di dedicare un pò del loro tempo a questi cani e gatti per trovar loro una casa».
Il dolore social
Sui social la notizia della morte di Simona ha creato particolare rabbia, una tragedia per tanti versi simile a quella dell’incidente con la Lamborghini guidata da uno youtuber in cui è morto Manuel, bambino di 5 anni. «Tornava a casa per aver comprato cibo agli animali e si scontrava con 5 decerebrati sul suv di papà, contromano, che per il mondo resteranno inutili per tutta la vita», scrive ancora la Campoli. E anche Sidoli si rivolge ai cinque ventenni: «Voglio rivolgere un appello ai ragazzi a bordo del Suv, cercate di capire cosa avete fatto – aggiunge – Simona salvava molti animali vittime di investimenti causati dall’alta velocità».
di Redazione Web
03 Luglio 2023
(Fonte LEGGO)