Gli amici a quattro zampe popolano in modo rilevante le narrazioni dei bambini. Lo dice un sondaggio. Ma lo sa ogni famiglia in cui sia presente un cane o un gatto. Ecco i benefici della convivenza tra piccoli e pelosi e come approfittarne al massimo, per il bene di tutti
Cani, gatti e animali da compagnia sono veri e propri protagonisti nella crescita dei bambini, come dimostrano il 73% dei racconti che fanno a scuola. È ciò che emerge da un’indagine sul rapporto tra gli alunni della scuola primaria e i loro amici pelosi.
Il sondaggio è stato strutturato e condotto dall’Osservatorio Nazionale sull’Impatto Educativo su un campione composto da 400 docenti di scuola primaria da tutta Italia. L’iniziativa è legata al progetto educativo “A scuola di Petcare“, avviato dal brand di cibo per animali Purina nel 2014 con l’obiettivo di promuovere il possesso responsabile dei pet tra i più piccoli (sul sito, c’è anche “il gioco educativo dedicato ai pet lover di domani”).
Cani e gatti abitano i pensieri dei bambini
Gli amici a quattro zampe popolano dunque in modo rilevante le narrazioni degli alunni, sostiene il 92% degli interpellati. Il 93% trova molto utile approfondire la tematica di cura degli animali in ottica di consapevolezza e responsabilità verso di essi.
Passando all’utilizzo della tematica in ambito educativo, il 73% degli insegnanti sostiene di fare già leva sul tema degli animali per affrontare con i propri alunni argomenti trasversali quali, tra gli altri, educazione civica, affettività, valore delle relazioni, diversità, inclusione e sostenibilità.
Avere un cane o un gatto fa bene ai più piccoli
Il rapporto con gli animali domestici può essere infatti utilissimo a fornire ai bambini il senso di responsabilità. Tocca la sfera dello sviluppo psicologico della personalità, l’insegnamento delle regole oltre ai benefici relazionali. Non solo: diversi studi hanno dimostrano come un peloso in casa possa rafforzare le difese immunitarie dei piccoli, offrendo al tempo stesso maggiori opportunità per svolgere esercizio all’aria aperta.
Un animale può diventare un ottimo esempio di vita da seguire. Per chi sta imparando a muoversi nello spazio, gattonando o provando ad alzarsi, la presenza di un altro “cucciolo” è un continuo stimolo: che segue, imita, incoraggia, e si muove davanti a loro.
Bambini e animali, giochi e attività per la prima infanzia
Già da piccolissimi i bambini possono allora essere coinvolti nelle operazioni di preparazione del cibo, nello spazzolare il pelo e nelle visite dal veterinario. Un animale in casa educa i piccoli anche alla diversità, insegnandogli a rispettare le altre specie viventi che meritano attenzioni e cure.
La presenza di un gatto o un cane da appartamento è anche sinonimo di affettività perché può diventare un amico con cui condividere i momenti di tristezza e stanchezza, oppure il complice di qualche piccolo segreto. Un cane o un gatto in casa portano grandi benefici anche a livello motorio per i piccolissimi, invogliandoli a iniziare a camminare per rincorrere il loro amato amico.
Le regole per la convivenza. Per bambini, animali, adulti
Ma sono anche l’occasione per spiegare ai piccoli l’importanza delle regole. Gli animali, loro compagni di giochi, devono essere vissuti come esseri viventi, e non devono diventare mai vittime di dispetti. È bene, ad esempio, insegnare subito a non tirare i baffi o la coda. Ma è anche in prima persona l’adulto a doversi comportare bene: per esempio, evitando di sgridare il cane davanti al bimbo. Sia per non spaventare il bimbo, e instillare in lui una paura infondata per gli animali. Sia per non spaventare il cane, che invece ha bisogno di capire dal suo padrone che il piccolo o la piccola sono parte della famiglia.
È bene anche educare i piccoli a non correre mai davanti al cane e a non fare gesti bruschi nel tentativo di socializzare con lui: i primi approcci devono sempre essere lenti e graduali, accompagnati dall’uso della voce e porgendo loro una mano.
Passeggiate e addestramento: come coinvolgere i più grandicelli
I più grandi possono anche essere coinvolti nei momenti di esercizio fisico (a un orario stabilito, che è loro impegno osservare) e anche nell’addestramento. Come suggerisce la la Dr.ssa Annie Valuska, comportamentista di Purina, i ragazzini possono impegnarsi a lavorare su un trucco, come dare il cinque o rotolare. O sull’abituare l’animale al trasportino o all’aspirapolvere. Possono giocare insieme a nascondino o al gioco delle tazze, in cui l’animale deve trovare un bocconcino nascosto sotto una delle tre tazze rovesciate. Il fatto che siano i bambini a guidare gli animali domestici in questi giochi crea un’eccellente opportunità di sviluppo per tutti. Ai grandicelli possono essere delegate anche alcune mansioni come la somministrazione dei pasti, la spazzolatura e la pulizia degli oggetti.
Incoraggiare la responsabilità
È importante insegnare ai bambini il tipo di incoraggiamento che fa davvero bene all’animale: meno crocchette, cioè, e più carezze o le lodi. Gli animali possono aiutare i bambini anche a capire l’importanza di un tempo tranquillo, dopo tanto giocare: possono coinvolgerli nello sviluppo di una routine che lo includa. Per le famiglie di gatti, un ulteriore progetto per i bambini può essere quello di creare nascondigli sicuri per i gatti.
Sicurezza e igiene
Dettaglio da non trascurare: l’attenzione all’igiene in casa. È bene disinfettare gli oggetti del cane e del bimbo spesso e lavare le manine del piccolo dopo che ha giocato col suo animale domestico.
Fondamentale è anche il rispetto degli spazi, di cane e bambino. Il primo non dovrà essere disturbato mentre mangia, né i bimbi potranno toccare le sue ciotole di acqua e cibo o spostare il suo giaciglio preferito. Il cane dovrà rispettare lo spazio dedicato al gioco, alla nanna, allo studio.
Infine, anche se il quattro zampe si mostra molto responsabile nei confronti dei bimbi, è meglio non lasciarlo mai da solo con loro: gli adulti devono sempre essere presenti e sorvegliare i comportamenti di entrambi.
di ERIKA RIGGI
24 Aprile 2023
(Fonte Settimanale IO DONNA – Corriere della sera)
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