Dopo il voto con il quale il Parlamento Portoghese ha messo al bando il tiro al piccione, questa pratica crudele – che alcune società venatorie insistono a definire sport – è vietata in quasi tutta l’Europa. Con l’unica eccezione di alcune regioni della Spagna. Il tiro al volo di uccelli è vietato in Catalogna, Murcia, Rioja, Canarie e Baleari. Ma, nonostante la richiesta di vietarlo (una nuova proposta è stata depositata al Parlamento di Madrid lo scorso ottobre) e le proteste dell’associazione ornitologica animalista Mis amigas las Palomas, MALP, il Consejo Superior de Deportes di Madrid ancora nel 2019 ribadiva che si trattava di una pratica sportiva, come riporta El Paìs. E il sito della Real Federación Española de Tiro a Vuelo (RFETV) organizza in Spagna campionati nazionali e internazionali di questa deprecabile attività. E riporta, con data 21 ottobre 2021, l’appoggio del presidente del Comitato Olimpico spagnolo Alejandro Blanco al RFETV «danneggiato dal progetto preliminare di legge per i Diritti degli Animali depositato lo scorso 6 ottobre». Insomma a Madrid il tiro al piccione vanta ancora una potente lobby, la stessa che fece escludere questa attività nei decenni passati da diverse leggi sulla protezione degli animali, d’altronde siamo nel Paese della corrida dove molti trovano ancora normale divertirsi uccidendo gli animali.
Il tiro al piccione fu ammesso a una sola edizione delle Olimpiadi, quella di Parigi del 1900, la gara fu vinta dal belga Lunden De Leon: fu la prima e ultima volta in cui durante i giochi olimpici vennero uccisi volontariamente degli esseri viventi. Il tiro al piccione nel mondo è ancora legale in cinque Paesi, oltre alla Spagna, il Messico, l’Egitto, il Brasile, alcune province dell’Argentina e alcuni stati degli Usa.
Il tiro al piccione fu inventato in Inghilterra a inizio Ottocento con il nome di trapshooting come alternativa dopo il divieto di caccia degli uccelli selvatici sterminati dall’attività venatoria. E l’Inghilterra fu il primo Paese a vietarlo nel 1922. In Italia – dove a inizio Novecento c’erano società di tiro al piccione a Roma, Milano, Torino, Genova, Firenze, Bologna, Padova, Napoli, Palermo, Messina e Catania – il divieto arrivò solo con la legge sulla caccia del 1992 in vigore dal primo gennaio 1994.
di Marco Moretti
31 Gennaio 2022
(Fonte LA STAMPA | LaZampa)