La Lav: vivere con un animale domestico non deve essere considerato un lusso
I medici veterinari potranno continuare a prescrivere farmaci umani a cani, gatti e altri animali anche sulla base della convenienza economica dell’acquirente a parità di principio attivo, possibilità prevista da un decreto del Ministro della Salute Speranza in vigore dal 22 maggio scorso attuativo della Legge di Bilancio in accoglimento della campagna della Lav “Curiamolitutti” per il riconoscimento di costi equi nel vivere con un animale domestico.
Una sentenza del TAR ha infatti bocciato il ricorso di Aisa-Federchimica e industrie le cui tesi descrivevano uno scenario apocalittico di «seri rischi per la salute degli animali», un Decreto «confuso, contraddittorio e illogico», supportate incredibilmente da Uffici del Ministero della Salute che avevano ritenuto il Decreto del Ministro Speranza “politico e non tecnico”.
«Il Ministro della Salute Speranza, tanto più alla luce della crisi economica delle famiglie causata dalla pandemia aveva voluto questo Decreto come riconoscimento della valenza sociale e affettiva, per qualunque persona e famiglia, di poter vivere con un animale tanto più come auguriamo noi, salvato e adottato – spiega Ilaria Innocenti, Responsabile nazionale della Lav animali familiari – il Tar ha fra l’altro affermato nella sua decisione che nel bilanciamento degli interessi contrapposti, quelli azionati dalle industrie paiono essere senz’altro recessivi rispetto alla necessità di garantire, anche nelle particolari situazioni descritte dal decreto, la salute degli animali e, di conseguenza, la salute pubblica».
Ora però la battaglia continua: «Con questa sentenza abbiamo iniziato a scardinare e sconfiggere la convinzione che gli animali siano beni di lusso – si legge in una nota della Lav – e ora sarà chiaro per tutti, dal Governo al Parlamento, la necessità di estendere la riforma fiscale per un’IVA equa su cibo per animali e prestazioni veterinarie, aumento della quota detraibile delle spese veterinarie che sfianchi la non fatturazione, e sempre sui farmaci l’abbattimento del costo di quelli generici e la loro diffusione e la possibilità del blisteraggio del farmaco veterinario».
di Redazione
09 Luglio 2021
(Fonte LA STAMPA| LaZampa.it)