Scrofa fuggita dall’allevamento per far nascere in libertà i suoi cuccioli riesce a salvarli dal macello per sempre

Cosa c’è di più forte del desiderio di libertà e dell’istinto materno? Probabilmente niente e non vale soltanto per gli esseri umani, come dimostra l’emozionante storia di Matilda, una scrofa incinta che ha deciso di fuggire da un allevamento in cui era costretta a vivere per dare alla luce i suoi piccoli e tentare di assicurargli un futuro migliore.

La vicenda è accaduta nella contea del Nottinghamshire, in Inghilterra. La scrofa non ne ha voluto sapere di partorire all’interno della fattoria (che fornisce carne al marchio Marks and Spencer) e, nonostante i dolori e la fatica, è riuscita ad evadere da quel triste posto per partorire i suoi 10 cuccioli tra i boschi.

Poco dopo, però, un dog-sitter che passava in zona ha notato l’animale con i piccoli e che è si è rivolto all’associazione Brinsley Animal Rescue. L’Ong si è subito mobilitata per salvare la scrofa e i suoi maialini e proteggerli dai gestori della fattoria, che reclamavano l’animale. 

“Le mamme scrofe sono dotate di un istinto naturale e Matilda è fuggita nei boschi per partorire e mettere al sicuro sé stessa e i suoi cuccioli – spiegano i volontari dell’Ong su Fb – Non merita di essere rispedita alla fattoria, merita di più. È una madre che cerca soltanto di proteggere i suoi piccoli e noi vogliamo aiutarla “

Inizialmente sembrava che l’animale fosse stato  riportato all’allevamento, ma non è così.

Per fortuna per Matilda e i suoi cuccioli la storia si è conclusa con un lieto fine. L’animale è stato accolto insieme ai suoi piccoli al Surge Sanctuary, che offre ospitalità agli animali salvati da allevamenti o che hanno subito abusi.  

Matilda e i suoi porcellini sono stati salvati, riposano in una stalla dopo il breve viaggio dalla fattoria al santuario. – fanno sapere dal Brinsley Animal Rescue – Matilda si è ambientata presto e appena è arrivata ha iniziato ad allattare i suoi piccoli.
di Rosita Cipolla
21 Giugno 2021
(Fonte GrennMe)