Si è estinto ma un uovo di emù nano, quasi completamente intatto, è stato ritrovato a King Island, in Oceania, e fornisce ai ricercatori un eccellente esemplare per lo studio di questa specie che non è riuscita a sopravvivere all’arrivo dei coloni europei.
L’emù è incapace di volare e si trova solo in Australia e nelle isole vicine. Secondo uccello più grande dopo lo struzzo, non è un’unica specie, perché, oltre all’emù continentale, è noto come diversi tipi di emù nani vivessero su almeno tre isole al largo della costa meridionale dell’Australia, estinti poco dopo l’arrivo degli europei, probabilmente a causa della riduzione delle risorse.
In particolare Tasmania, Kangaroo e King avevano tutte la propria specie di emù nano, e ciascuna prendeva il nome dall’isola in cui abitava. Dei tre, quello di King Island era il più piccolo, alto poco meno di un metro con un peso pari a circa la metà di quello dell’emù continentale.
Purtroppo, proprio a causa della sua improvvisa scomparsa, non si sa molto di queste singolari specie ed è per questo che la scoperta di un uovo quasi completamente intatto (trovato “per caso” in una duna di sabbia) offre agli scienziati un’occasione unica per saperne davvero di più.
“I nostri risultati mostrano che, nonostante la riduzione delle dimensioni di tutti gli emù dell’isola, in particolare l’emù di King Island era in media del 44% più piccolo degli uccelli continentali – scrivono gli autori della ricerca – L’uovo è rimasto di dimensioni simili nelle misurazioni lineari, ma meno in volume e massa, e apparentemente aveva una dimensione leggermente più sottile.”
Il ritrovamento non è però solo una curiosità scientifica fine a se stessa, perché ogni specie è legata alle altre nel complesso e meraviglioso equilibrio della natura (che noi continuiamo a disturbare, per non dire distruggere). Questa scoperta potrà dunque dire molto sui percorsi evolutivi.
Il lavoro è stato pubblicato su Biology Letters.
Fonti di riferimento: Phys.org / Biology Letters
di ROBERTA DE CAROLIS
29 Maggio 2021
(Fonte greenME)