La Lav scende in piazza e lancia #Maipiùcomeprima, manifesto per il cambiamento

Zanaboni «È il vero vaccino contro il rapporto malato della nostra società con animali e ambiente»

La LAV scende in piazza e lo fa con in flash mob in piazza Bra per sensibilizzare le persone su temi relative ad animali e ambiente e il loro sfruttamento a fini economici. Per ricordare che l’uomo fa parte di un ecosistema e che l’unico futuro possibile è quello dove vige armonia, rispetto e consapevolezza. Sottolineando, riferendosi alla pandemia che se ci si concentra solo sugli effetti ma non sulle cause, si potrà anche sconfiggere il Covid con un vaccino, ma un nuovo virus potrebbe riaffacciarsi.

Il messaggio è chiaro: se non si interviene sullo stile di vita, saremo sempre in pericolo. E non si tratta di inibire economia o sviluppo ma di trasformarli in un modo più sostenibile. E anche più redditizio considerando che, tirando le somme, l’attuale modello di sviluppo ha mostrato la corda ed è stato piegato dagli effetti devastanti del virus sullo stile di vita.

Lo slogan che la LAV, lancia è #Maipiùcomeprima, manifesto che compie un anno e che con i sei punti offre un percorso verso il cambiamento.
«Lo consideriamo il “vero vaccino” contro il rapporto malato della nostra società con animali e ambiente. Oggi constatiamo che il nostro punto di vista ha finito per consolidarsi e affermarsi sempre di più, tanto che ormai non sono “solo” gli animalisti riconoscono il nesso tra distruzione di habitat, allevamenti intensivi, cattura e commercio di specie selvatiche ed esotiche, ed eventi pandemici sempre più frequenti», dichiara Lorenza Zanaboni della sede LAV di Verona, «Ma manca ancora la piena e diffusa consapevolezza che su queste cause si possa tutti agire e fare la propria parte sin da subito e in modo concreto».

#Maipiùcomeprima manifesto

– 1 Iniziamo da noi stessi. Dal cibo che mangiamo. Preferiamo i cibi vegetali! Perché carne, latte e uova fanno tagliare foreste, inquinano, causano sofferenza.
– 2 Le aziende, a partire da quelle dell’alimentazione e dell’abbigliamento, devono essere rifondate sulla base di criteri di reale sostenibilità e Responsabilità Sociale. E lo Stato sia d’aiuto in questa trasformazione, con una diversa fiscalità.
– 3 Fermiamo i mercati, le fiere, l’uso e l’uccisione degli animali selvatici ed esotici. Basta caccia, catture e riproduzione di animali per farne cibo, spettacolo, pelli e pellicce a partire dall’Italia e nel resto del mondo.
– 4 Spostiamo i finanziamenti pubblici dagli allevamenti alla produzione di alimenti vegetali. Ad esempio, equipariamo l’Iva sui prodotti alimentari vegetali e incentiviamo i pasti di origine non animale nella ristorazione pubblica.
– 5 Investiamo concretamente nella prevenzione delle malattie e nella ricerca scientifica “human based”. Riconosciamo la sperimentazione con metodi sostitutivi all’uso degli animali come un primo passo verso una effettiva “libertà di ricerca”.
– 6 Tuteliamo gli animali domestici per aiutare le loro famiglie in difficoltà. Favoriamo l’adozione di cani e gatti e l’accesso ai farmaci veterinari e cancelliamo l’IVA da “beni di lusso” su cibo e prestazioni veterinarie.

La LAV, sempre attiva nella difesa di animali e ambienti, vanta alcune recenti vittorie: la battaglia sugli allevamenti di visoni, che ha portato a maggiori controlli e al fermo delle attività per tutto il 2021; gli appelli pubblici contro fiere e commerci di animali selvatici ed esotici, con la storica vittoria del divieto di commercio e detenzione di animali esotici inserito nella Legge di delegazione europea, approvata pochi giorni fa in via definitiva al Senato; la richiesta di una ricerca davvero innovativa human based; la richiesta di misure di sostegno per chi vive con animali, con la storica novità del riconoscimento del farmaco umano equivalente in veterinaria; la promozione di stili alimentari – e politiche pubbliche – basati sulla scelta di cibi vegetali.

di Mrzio Perbellini
29 Maggio 2021
(Fonte L’Arena.it)