Api, struzze e aquile reali: nel regno animale dominano anche le femmine

Esiste il matriarcato nel regno animale? Certo, le femmine hanno posizioni di potere tra gli elefanti, ad esempio, in famiglie allargate nelle quali vige una stretta cooperazione, guidate da una matriarca: la femmina anziana è depositaria della storia e della cultura del gruppo. Altro esempio, le api; sui fuchi dominano regina e operaie, se non è matriarcato questo; la colonia non esiste senza sovrane, uniche a riprodursi deponendo le uova. Predominio femminile anche fra i bonobo, le scimmie più sexy del mondo: hanno sostituito all’aggressività e alla violenza il sesso, i baci e gli abbracci. Per dirimere i contrasti si amano, whatever it takes. I bonobo vivono liberi nelle tristemente note – per colpa degli umani – foreste del Congo, seriamente minacciati di estinzione. Scimmie sagge e gaudenti, sono un mito per femministe, pacifisti e gay. Governano le femmine, ma i maschi sono curiosi, vivaci e per nulla rammolliti, non aggressivi come i «cugini» scimpanzé. Le femmine bonobo, senza essere più grandi dei maschi o avere canini più affilati, insegnano in primis le vie della tolleranza e della cooperazione. Non come certe lemuri, litigiose prepotenti: in decine di specie dominano le femmine, assai aggressive: tolgono il cibo ai maschi, li mordono e li colpiscono se disubbidiscono. Pare che i livelli di testosterone siano spesso maggiori che in altre femmine di primati. Lemuri-sessiste, insomma, sintonizzate con lo stile macho del dito di Cattelan.

A volte nel regno animale le femmine hanno dimensioni maggiori, per necessità biologiche. Avviene spesso tra i rapaci, (le aquile reali, ad esempio), tra anaconde e iene: le iene femmina sono più grandi e più aggressive e sono grandi cacciatrici di gruppo, come le leonesse e le orche, guidate dalla femmina più anziana. Anche la vedova nera è più grande del maschio e mangia il partner dopo l’accoppiamento. Ha una clessidra rossa sul dorso, un po’ come dire: game over, se ti avvicini, tempo scaduto.

Nella maggioranza delle specie animali i ruoli riproduttivi di maschi e femmine sono ben differenziati e i maschi non collaborano granché ad accudire la prole. Non fra gli struzzi: le femmine hanno grande appetito sessuale e deposte le uova cercano di nuovi partner, mentre i maschi badano ai pulcini, anche altrui. Maschile e femminile, insomma, donna sapiens e homo sapiens, si scontrano e rincorrono. Sono energie complementari e muovono l’universo. Presenti in ognuno di noi, come la luce e il buio contengono i loro contrari. Entrambi necessari, solo, diversi.

di Carlo Grande

9 Marzo 2021

(Fonte La Stampa | LaZampa.it)