Hajj Ghassan Younes viaggiava dalla sua città natale di Ara al complesso palestinese ogni mattina, portando borsoni con cibo per gatti, semi per uccelli e dolci per bambini
Nelle sue borse cibo per gatti, semi per uccelli e dolci per bambini. Si presentava così, da oltre 40 anni, ogni mattina, a Gerusalemme, dalla sua città di Ara, Hajj Ghassan Younes, conosciuto da tutti come il custode degli animali di quello che è il terzo sito più sacro dell’Islam, la Moschea di al-Aqsa. L’uomo è morto di Covid-19 lo scorso 20 gennaio, ma in Rete continuano le dediche social in suo onore e le celebrazioni dei media locali.
“Dio Onnipotente mi ha onorato di questo ruolo, i gatti mi conoscono bene e sono molto legato a loro”, aveva detto tempo fa in un’intervista Hajj Ghassan Younes, che era conosciuto anche come Abu Hurairah.
Il soprannome arrivava da un compagno del Profeta Maometto che riteneva importante prendersi cura dei gatti e altri animali. Erano circa 40 i felini del complesso dei quali Younes si prendeva cura. Innumerevoli gli uccelli e per ognuno distribuiva del cibo specifico.
Quando Younes non poteva recarsi in persona a Gerusalemme per la sua “missione” chiedeva aiuto ad amici del posto e durante la pandemia a nutrirli ci hanno pensato le guardie del complesso.
Chi lo ha conosciuto lo ricorda come una persona gentile e dal cuore tenero. Numerosi anche i video in Rete in cui Younes veniva ripreso mentre distribuiva dolci ai bambini e insegnava loro i numeri contando i gatti della moschea.
30 Gennaio 2021