In sede di dichiarazione dei redditi alcuni specifici contribuenti possono ottenere due forme di agevolazione fiscale per acquisto e mantenimento del cane guida: un rimborso sulle spese di mantenimento del proprio animale domestico fino a 1.000 euro e una detrazione del 19% sulle spese di acquisto. Si tratta di quelle persone a cui si riconosce lo status di non vedente e che risultano invalidi civili. Nel presente articolo vedremo come documentare le spese al fine di beneficiare del rimborso. Con quali documenti ottenere il bonus fiscale di 1.000 euro per il mantenimento del proprio cane?
Chi sono i soggetti non vedenti secondo la normativa
Quando si parla di soggetti non vedenti si prendono a riferimento le indicazioni presenti nella circolare n. 19/E dell’Agenzia delle Entrate. Nel documento si chiarisce che i soggetti che possono definirsi non vedenti sono quelli che indicano gli articoli 2, 3 e 4 della Legge n. 138/2001. A questi soggetti, in ragione della propria condizione, si offre una duplice agevolazione: la detrazione IRPEF sulle spese di acquisto del cane guida e una detrazione forfettaria per i costi di mantenimento. Con quali documenti ottenere il bonus fiscale di 1.000 euro per il mantenimento del proprio cane dunque? Per capire bene in che modalità poter fruire del sussidio, è bene vedere cosa occorre fare per l’una e l’altra agevolazione.
Con quali documenti è possibile ottenere la detrazione del 19% sull’acquisto del cane guida
Partiamo dall’analisi relativa alla detrazione per le spese di acquisto del cane guida. Anzitutto è utile specificare che tale beneficio è fruibile una sola volta nell’arco di 4 anni. L’unica eccezione la rappresentano quei casi in cui si verifichi la perdita del proprio animale. Tale detrazione si calcola sull’ammontare complessivo della spesa di acquisto. Ne possono fruire tanto i disabili quanto i familiari che hanno a carico la persona non vedente.
Il rimborso IRPEF può avvenire sia in unica soluzione o attraverso una quota annuale distribuita su 4 anni. Per quanto riguarda la documentazione che attesti l’acquisto del cane guida, è utile conservare i seguenti documenti: fattura o ricevuta di acquisto che possano giustificare la spesa; eventuale autocertificazione attestante che negli ultimi 4 anni il beneficiario non abbia fruito della detrazione per acquisto; in alternativa, è utile giustificare la richiesta antecedente i 4 anni laddove sia sopraggiunta la perdita precoce dell’animale. Tale tipo di detrazione deve essere presente nel quadro E, rigo E5 del modello 730. Qualora si presenti il modello Redditi PF, la detrazione è inseribile nel rigo RP5.
Con quali documenti ottenere il bonus fiscale di 1.000 euro per il mantenimento del proprio cane
Come funziona invece la detrazione fino a 1.000 euro relativa alle spese di mantenimento del cane guida? In questo caso, non è necessario documentare ogni singola spesa per giustificare il mantenimento in quanto il possesso del cane guida presuppone necessariamente il mantenimento. Quello che cambia, a cui è necessario porre attenzione, è il soggetto che può richiedere la detrazione stessa. La detrazione di 1.000 euro infatti è richiedibile esclusivamente dal soggetto non vedente. Questo significa che non vale laddove sia il familiare che ha a carico il non vedente a richiederla.
Inoltre, a partire dall’anno di imposta 2020, l’ammontare dell’agevolazione varia in base al reddito complessivo del soggetto. Essa infatti si riceve interamente laddove il reddito complessivo non superi i 120 mila euro. A partire da questo limite, l’importo della detrazione si riduce progressivamente fino a diventare nullo per reddito complessivo sopra i 240 mila euro. La detrazione si deve indicare al rigo E81 del modello 730, al rigo RP 82 del modello Redditi PF. Ecco con quali documenti ottenere il bonus fiscale di 1.000 euro per il mantenimento del proprio cane e inserire i dati in dichiarazione redditi.
Daniela Cirasino
29 Gennaio 2021
(Fonte Portale ProiezionidiBORSA)