Un soldato statunitense ha accolto in casa un amico molto speciale: Sunny, il cane che ha incontrato lo scorso marzo mentre era in servizio a Erbil, in Iraq. Dal loro primo incontro, Cameron Marin ha capito che avrebbe fatto di tutto per salvarlo.
Sunny si è mostrato subito un cane molto intelligente ed espansivo, diverso dagli altri randagi che circolavano in zona. «Ogni mattina, quando entravo in pista per preparare l’aereo, vedevo Sunny che mi fissava e non mi perdeva di vista. Faceva così caldo che si rotolava nel fango per rimanere fresco e quando lo chiamavo correva da me per farsi coccolare».
Cameron gli portava da mangiare tutti i giorni ed è diventato così una presenza fissa nella sua routine quotidiana. Ma quando è arrivato il momento per il soldato di tornare a casa, nel New Hampshire, non poteva sopportare il pensiero di lasciarselo alle spalle. «Mi sono affezionato a lui e ho iniziato a cercare ogni modo per portarlo a casa con me», così si è rivolto al Spca International, «presentando domanda per il programma Operation Baghdad Pups: Worldwide».
Per tutti questi mesi «sono rimasto in contatto con il rifugio per animali di Erbil che si è preso cura di lui e ha contribuito a realizzare il mio sogno. Non dimenticherò mai il giorno in cui ho dovuto prenderlo in braccio e portarlo al rifugio. Ha seppellito la sua testa nel mio grembo: era coperto di fango, aveva un odore terribile ma l’ho tenuto stretto per tutto il viaggio». Nel suo cuore sapeva che sarebbe stato solo un arrivederci. E così è stato.
Cameron era in servizio quando lo scorso ottobre Sunny è stato imbarcato per l’aeroporto internazionale John F. Kennedy. Ad aspettarlo al gate c’era sua moglie e i due si sono incontrati direttamente in New Hampshire dopo qualche tempo. Ma quando lo ha visto, Sanny è impazzito: «Era così eccitato di vedermi che ha iniziato a dimenarsi dappertutto, saltellando su e giù. Ha persino fatto la cacca sul tappeto!». Missione riuscita.
di Noemi Penna
13 Gennaio 2021
(Fonte La Stampa | LaZampa.it)